Aggredisce titolare paninoteca per un vecchio debito di 100 euro: arrestato

di Redazione

E’ stato denunciato dalla polizia un 32enne che la notte del 20 ottobre scorso ha aggredito un coetaneo che gestisce un bar panineria nel centro storico di Modica (Ragusa), minacciando lui e le sue quattro lavoranti, di età compresa tra i 19 e i 26 anni tra cui la fidanzata, con un grosso coltello da cucina.

Intorno alle mezzanotte, colto da un improvviso attacco d’ira, alla presenza di diversi giovani frequentatori di piazza Matteotti, l’uomo iniziava ad urlare frasi minacciose all’indirizzo del proprietario della panineria, che conosceva da anni, nei confronti del quale rivendicava un credito di 100 euro risalente a circa 8 anni fa.

La vittima aggiungeva che, nonostante avesse incontrato più volte nel tempo il3 2enne, senza che quest’ultimo avesse mai avanzato le sue pretese creditizie, ricordatosi subito del debito rivendicato con toni aggressivi dal coetaneo, provvedeva a saldarlo, scusandosi per la dimenticanza.

Non contento di aver ricevuto la somma di 100 euro a saldo del suo credito, continuava a minacciare di morte il giovane, che si rifugiava in cucina. L’aggressore, però, afferrava un grosso coltello da cucina che si trovava sul banco e glielo puntava contro, minacciandolo di morte, estendendo le minacce anche alle dipendenti del locale qualora avessero richiesto l’intervento della polizia.

Il proprietario e la fidanzata scappavano riuscendo a far perdere le loro tracce, mentre le lavoranti riuscivano a telefonare alla polizia. Il 32enne era ancora agitato ma disarmato del coltello che alcuni testimoni dichiaravano di avergli visto brandire prima verso il gestore della panineria e poi verso le sue lavoranti. La vittima con la fidanzata uscivano dal nascondiglio e raccontavano agli agenti quanto accaduto. Oltre che per le minacce, l’aggressore veniva anche denunciato per aver portato in un luogo pubblico un coltello vietato. La funzionalità di alcune delle telecamere del sistema di videosorveglianza cittadino rendevano possibile la ricostruzione dettagliata dei momenti salienti dell’aggressione.

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