Weinstein, anche Kevin Spacey accusato di molestie sessuali. Lui chiede scusa e si dichiara gay

di Gabriella Ronza

Il caso Weinstein ha portato una reazione a catena ad Hollywood che non ha risparmiato artisti del calibro di Kevin Spacey. La star di House of Cards ha fatto coming out sulla sua omosessualità, con un post su Twitter, dopo essere stato accusato qualche ora prima da Anthony Rapp (l’attore che interpreta Paul Stamets in Star Trek Discovery) di averlo molestato sessualmente nel 1986. Ritornano a galla, quindi, terribili scheletri nell’armadio: all’epoca Rapp aveva 14 anni, Spacey ben 26. Attraverso un lungo tweet, ha prima chiesto scusa a Rapp per la sua condotta riprovevole e ha poi deciso di chiarire il suo orientamento sessuale.

“Ho molto rispetto e ammirazione per Anthony Rapp come attore. Mi ha fatto orrore sentire la sua storia. Sinceramente non ricordo quell’episodio che risale a più di 30 anni fa e che è frutto di un comportamento inappropriato legato ai fumi dell’alcol. Ma se mi sono comportato come lui dice, gli faccio le mie più sincere scuse (…) Questa storia mi stimola a raccontare di più sulla mia persona. Nella mia vita ho avuto relazioni sia con donne sia con uomini. Ho amato e avuto incontri romantici con diversi uomini nel corso della mia vita e ora ho deciso di vivere da uomo gay. Voglio affrontare la cosa onestamente e apertamente (…)”.

In un’intervista rilasciata a Buzzfeed News, Rapp ha spiegato che, al tempo, fu invitato a un party a casa di Spacey. In quanto unico ragazzino presente alla festa, si annoiava e aveva, quindi, deciso di andare nella camera da letto dell’attore a guardare un po’ di tv.

Passata la mezzanotte però si sarebbe accorto di essere rimasto solo, dopo che tutti gli altri invitati avevano lasciato la festa. A quel punto Spacey sarebbe entrato in camera salendo sul letto e, avvicinatosi a lui, gli avrebbe fatto delle avances. Rapp ha dichiarato che dopo quell’episodio non ha più rivolto la parola a Spacey e di come negli anni abbia avuto il coraggio di raccontare l’accaduto solo a familiari e amici. Il caso Weinstein è stata la miccia che lo ha spinto a confessare tutto ai media.

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