Napoli, rivolta a Miano contro i rom. de Magistris: “No a deportazioni”

di Redazione

“Auditorium e caserma Boscariello sono soluzioni temporanee, noi non pratichiamo deportazioni”. Il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, è intervenuto in aula, in occasione del Consiglio comunale, in merito al trasferimento dei Rom dal campo incendiato alla fine di agosto.

“Non ci interessano baraccopoli né tendopoli – ha affermato – Quella che è stata adottata è una soluzione temporanea perché quelle persone sono napoletane, il campo è lì da tren’tanni. La soluzione dell’Auditorium sarà per dieci o undici giorni, così come per la Boscariello non si andrà oltre la fine dell’anno. Ho preso il mio impegno con il ministro della Difesa, Pinotti, a cui va il mio ringraziamento”.

Nell’auditorium di Scampia sono ospitate attualmente 60 persone, 32 adulti, 5 bambini che hanno meno di un anno, 18 bambini tra i due e i 10 anni e 5 ragazzi tra gli 11 e i 17 anni. Sono le cifre elencate dall’assessore alle Politiche sociali del comune di Napoli, Roberta Gaeta, nella sua relazione al Consiglio comunale sulla sistemazione dei rom del campo Scampia dopo il rogo del 27 agosto scosto.

“Non è uno sgombero, ma un trasferimento per la tutela delle persone – ha proseguito il sindaco – Noi siamo quelli che non tollereremo mai azioni militari di sgombero che a Napoli non sono necessarie. A Napoli coniughiamo integrazione, inclusione, solidarietà, diritti e doveri. Voglio sapere chi ha ritenuto, in questo preciso momento, di appiccare quell’incendio e sono sicuro che magistratura e forze dell’ordine lavoreranno in questa direzione. Scampia è Napoli, è un attentato criminale nei confronti della città, di persone che avrebbero potuto perdere la vita”.

Alcuni portavoce del “Comitato Miano protagonista” hanno intanto presentato al sindaco una petizione popolare contro l’arrivo dei rom nella caserma Boscariello. Oltre 2mila le firme raccolte per scongiurare che i nomadi del campo di Scampia, dopo l’incendio che lo scorso 27 agosto ha distrutto numerose baracche, vengano trasferiti nella caserma.

“Per l’amministrazione comunale l’importante è che queste persone restino nelle zone di periferia urbana. Noi dell’associazione di Miano – si legge nella petizione – non vogliamo cadere nell’errore di essere visti come razzisti o inumani nei confronti dei rom ma chiediamo che si realizzino in diversi quartieri della città campi attrezzati come quello di Scampia alle spalle del carcere di Secondigliano, con servizi adeguati e un massimo di 100 nuclei familiari. In tal modo, si dimostra che l’intera città di Napoli è sensibile e vogliosa di accoglierli in un processo di integrazione sociale”.

Nella sua informativa al consiglio, l’assessore Gaeta ha confermato che i rom saranno trasferiti nella caserma Boscariello ma soltanto nell’area che ricade nel territorio di Scampia e non in quello di Miano.

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