Napoletano ucciso a Legnano, il cognato confessa: “L’ho ucciso durante lite, picchiava mia sorella”

di Redazione

E’ stato fermato e ha confessato l’omicidio. Sarebbe stato Antonio Calello, 28 anni, meccanico, a uccidere Gennaro Tirino (nella foto), il 38enne originario del quartiere Scampia di Napoli e residente a Castellanza (Varese), il cui corpo, crivellato da colpi di pistola, è stato trovato senza vita, mercoledì mattina, a Legnano (Milano), in via Tasso.

Ai carabinieri, coordinati dalla procura di Busto Arsizio, Calello ha motivato il delitto asserendo che Tirino maltrattava e picchiava sua sorella, col quale la vittima era fidanzato e conviveva saltuariamente. Lo scorso 25 settembre la ragazza era finita in ospedale dopo essere stata pestata da Tirino.

Un episodio, sembra l’ultimo di una serie di violenze, ha scatenato la reazione di Calello che mercoledì mattina, intorno alle 8, durante una faccia a faccia con il cognato, il quale era in possesso di una pistola, dopo una breve colluttazione ha sottratto l’arma a Tirino e gli ha sparato. Al 28enne, incensurato, che abita con la sua famiglia a Legnano, non è stata contestata la premeditazione.

La pistola è stata trovata, insieme a tre proiettili calibro 7,65 nelle tasche di Calello, durante la perquisizione domiciliare. Sull’arma sono in corso accertamenti. Calello è stato condotto nel carcere di Busto Arsizio.

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