Formazione in Campania, modifica commissioni d’esame, Lanzetta: “Siamo al fianco di Marciani”

di Redazione

Come da Burc (Bollettino Ufficiale della Regione Campania) del 7 agosto 2017, cambia la composizione delle commissioni d’esame regionali per le qualifiche professionali. Le nuove commissioni saranno composte da un esaminatore individuato dalla Regione in qualità di notaio, un membro dell’Ente erogatore e un esperto di categoria.

Il Movimento Libero e Autonomo delle Scuole di Formazione Autofinanziate (ente di categoria degli enti formativi) si schiera con l’assessore Chiara Marciani (nella foto): “Siamo al fianco dell’assessore. Le nuove commissioni rispettano i dettati del decreto legislativo 13 del 2013. Ci allineiamo a quello che impone la normativa nazionale, e sinceramente troviamo inutili e sterili le polemiche delle associazioni di categoria”, spiega il presidente del Movimento (in seno a Confimprenditori) Luca Lanzetta.

Del malumore delle associazioni di categoria Lanzetta prende atto attraverso l’articolo pubblicato dal sito d’informazione Il Ventiquattro (http://ilventiquattro.il24.it/formazione-il-blitz-della-coppia-marciani-de-luca-sulle-commissioni/) e chiarisce: “Non abbiamo ben chiaro il perché le associazioni di categoria si siano lamentate, anche perché gli esperti di queste associazioni che si sentono ‘estromesse’ dagli esami regionali possono comunque immettersi nell’elenco degli esperti di categoria laddove abbiano le dovute competenze”.

“Al contrario – conclude Lanzetta – questa modifica al regolamento in qualche modo preserva gli Enti di formazione e i loro allievi da commissioni con esaminatori inutili e inesperti che tanti danni hanno fatto in passato. Esaminatori che, ricordiamo, percepivano variabili gettone di presenza. Del resto la necessità di intervenire su questo tema la detta lo stesso Assessore che nella delibera e relativo allegato spiega con chiarezza e fermezza la nuova linea in tal senso, ivi compresa la tracciabilità dei pagamenti. Un benvenuto anche al nuovo concetto di rotazione dei commissari che fa sì che nessuno faccia il commissario di mestiere presso enti ‘amici’. Tutto in linea con le nostre battaglie passate, dove alcuni modus operandi li abbiamo ricordati, sottolineati e denunciati”.

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