Due gemelle siamesi col fegato in comune: un caso ogni 200mila

di Redazione

Due gemelline siamesi sono nate da una giovane mamma italiana mercoledì scorso all’ospedale ‘Papa Giovanni XXIII’ di Bergamo. Un caso davvero raro: nella letteratura scientifica, infatti, si conta un episodio del genere ogni 200mila nascite in tutto il mondo. Le bimbe, unite tra loro all’altezza dell’addome, condividevano una porzione di fegato. Sono in condizioni stabili ma in prognosi riservata, ricoverate nel reparto di Patologia neonatale.

I gemelli cosiddetti ‘siamesi’ sono gemelli identici che sono uniti tra loro in una parte del corpo, sin dalla nascita. Le due gemelline di Bergamo sono nate nella mattinata di mercoledì 23 agosto, con un cesareo programmato a 35 settimane di gestazione. L’intervento, iniziato alle 9 del mattino, è durato un’ora e 20 minuti. Poi le neonate sono state trasferite in una apposita culla termica realizzata appositamente per loro.

E’ il primo caso di questo tipo al ‘Papa Giovanni XXIII’, dove ogni anno nascono oltre 4mila bambini.  In Ospedale c’è stretto riserbo sulle condizioni delle due gemelline, perchè la famiglia ha chiesto il rispetto della propria privacy in questo momento delicato.

In Italia è celebre il caso delle gemelle Giuseppina e Santina Foglia, nate nel 1958 e unite tra loro all’altezza del bacino e per alcune porzioni dell’apparato genitale. Il 10 maggio 1965, quando le due bimbe avevano 7 anni, sono state separate con un complicato intervento chirurgico all’Ospedale Regina Margherita di Torino, che impiegò 25 medici. L’intervento chirurgico balzò agli onori della cronaca come il primo di quel tipo effettuato con successo in Europa.

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