Sgomberi migranti, Gabrielli: “Polizia fa il suo lavoro, politica non deleghi tutto a noi”

di Redazione

“Il problema non è evitare gli sgomberi, ma le occupazioni; impedire che si realizzino e si consolidino nel tempo. Così si salvaguardano i diritti. E per fare questo sono necessari interventi e politiche sociali che non riguardano le forze di polizia”. Lo spiega il capo della polizia Franco Gabrielli al Corriere della Sera. “Noi siamo chiamati a intervenire quando l’emergenza è già in atto, spesso per eseguire ordini impartiti da altri”, aggiunge.

Dopo le polemiche per quanto accaduto per lo sgombero del palazzo di via Curtatone a Roma, Gabrielli ha spiegato che il percorso in atto “prevede l’uso della forza solo dopo aver esperito tutti gli altri tentativi”. “Quando un’emergenza arriva sul tavolo del questore – ha però sottolineato – è già tardi, perché significa che l’uso della forza è quasi inevitabile”.

“Le amministrazioni locali, e dunque la politica, non possono delegare tutto alle forze di polizia, perché certi problemi, prima che di ordine pubblico, sono problemi sociali, che non si possono scaricare sulle forze dell’ordine, facendole diventare oggetto di strumentalizzazione e scontro tra chi solidarizza con loro e chi le attacca. Io non voglio sottrarmi alle mie responsabilità, ma evitare che la polizia diventi la foglia di fico per coprire problemi che non ci competono”, ha concluso.

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