Aversa, sicurezza in città: Caterino (Pd) propone operazione di “legalità diffusa”

di Redazione

Apprendo della richiesta del sindaco della presenza dell’Esercito in città e di altre unità per Carabinieri Polizia e Guardia di finanza, e credo che oggi sia inevitabile. Questo dimostra che le forze presenti non riescono a tenere sotto controllo la città e a fronteggiare le emergenze e, pertanto, bisogna innanzitutto rendere più corposo e operativo il Comando dei vigili urbani.

La città non è più sicura. Piazza Mazzini di sera è invasa da prostitute, in piazza Amedeo c’è lo spaccio di stupefacenti, per non parlare della Maddalena, come denunciato da me nei giorni scorsi. Gli esercizi commerciali ultimamente sono bersaglio di microdelinquenza e, a mio avviso, urge una mappatura delle attività più a rischio per le quali va predisposto un controllo mirato.

Infatti, a tal proposito, intendo fare una proposta scritta.  La movida, che dovrebbe essere un luogo di incontro per i giovani, è invece solo un luogo in cui ogni sera si contano i feriti. Ho provato a proporre l’acquisto di un drone per monitorare meglio dall’alto ma la proposta è stata inevitabilmente bocciata dalla maggioranza perché proposta da una consigliera di minoranza.

La mia visione sulla sicurezza in città è quella di un’operazione che definirei “Legalità diffusa” che, in maniera attenta e responsabile, avvii un intervento duro e continuo su tutto il territorio. Tutto ciò rafforza la mia convinzione che per avere un territorio urbano più sicuro e a misura di cittadino si rende necessario l’intervento deciso e costante di tutte le forze dell’ordine.

Immigrazione irregolare, prostituzione, spaccio e abusivismo devono essere debellati, senza sconti, in qualunque zona della città, dal centro storico alle periferie. Bisogna stabilire una linea diretta con i residenti, che chiedono e meritano ogni garanzia possibile, non soltanto dalle forze di polizia, ma anche da parte della pubblica amministrazione. Sono certa che si debba consolidare una rete tra Questura, Prefettura e Amministrazione Comunale per dare una svolta al futuro della città per il bene di tutta la comunità.

Per questo chiedo pubblicamente al sindaco di avvalersi degli strumenti anche recenti che la legge ha messo a nostra disposizione; tra questi, il nuovo Daspo urbano. Potrebbe essere prioritario e di fondamentale importanza il contributo che solo il “manager della sicurezza urbana” (Mus) potrebbe fornire, fungendo da punto di riferimento e ponte di collegamento tra le esigenze dei cittadini e gli enti pubblici.

Si dovrebbe proporre il più possibile l’attuazione di un patto per la legalità e per il rispetto delle regole, base imprescindibile per qualunque società che si consideri “civile”. Spero che il sindaco abbia finalmente capito che urge maggiore controllo in città ed abbia intrapreso una strada che intendiamo percorrere tutti insieme.

Elena Caterino, consigliera comunale e presidente Pd Aversa

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