Frignano, il consorzio chiede quota ma l’acqua per irrigare non arriva: coltivazioni a rischio

di Redazione

Il Consorzio Generale di Bonifica del Bacino Inferiore del Volturno è un ente dotato di personalità giuridica nato con la funzione di progettare e realizzare opere di bonifica – idraulica e di irrigazione, la manutenzione dei canali irrigui e la gestione delle reti irrigue. Nel 1990 il Consorzio ha realizzato degli impianti di irrigazione dividendo le diverse zone interessate da tali opere in comprensori irrigui.

La finalità di questi impianti è quella di fornire acqua ai terreni agricoli siti nel comprensorio per soddisfare il fabbisogno idrico delle varie coltivazioni. Il periodo di somministrazione dell’acqua va da maggio ad ottobre. La quota richiesta dal consorzio comprende due elementi: la cosiddetta “quota fissa” per le spese di manutenzione e tenuta in esercizio delle opere di distribuzione della risorsa idrica per finalità agricole e la “quota di esercizio” relativa al consumo stimato collegato al tipo di coltivazione.

Uno dei comprensori irrigui è quello di Parete, che di cui fanno parte i terreni di Giugliano in Campania, Parete, Lusciano, Villa di Briano, Casal di Principe, Teverola, Casaluce, Villa Literno, Casapesenna, San Cipriano, San Marcellino, Trentola Ducenta e Frignano.

Per quanto riguarda il comprensorio di Parete l’acqua viene prelevata dal fiume Volturno, precisamente all’altezza del ponte di Annibale – zona Triflisco – prima di Capua e, attraverso una condotta, viene inviata a Parete. Qui viene immessa in una grande vasca e poi canalizzata fino ad arrivare anche ai terreni agricoli del comune di Frignano.

In gran parte dei terreni agricoli sono presenti le bocchette per l’irrigazione dalla quali prelevare l’acqua per l’uso irriguo. Tali bocchette nel comune di Frignano non presentano alcun apparecchio di misurazione del consumo idrico. Sicché, in questi casi, il consorzio chiede il pagamento per la fornitura basando la richiesta su un consumo presunto calcolato facendo riferimento alla coltura praticata.

Ogni anno il consorzio affigge dei manifesti preannunciando la fornitura dell’acqua. Anche quest’anno ha affisso il manifesto con cui ha comunicato che la distribuzione dell’acqua avrebbe avuto inizio nella prima decade di maggio fino alla prima decade di ottobre, salvo diverse disposizioni dell’amministrazione. Tuttavia, al 21 maggio 2017, i terreni agricoli facenti parte del comune di Frignano e collocati nella parte nord dell’asse viario Villa Literno – Nola e fino ai Regi Lagni sono ancora sprovvisti dell’erogazione dell’acqua.

Il problema nasce dal fatto che il ritardo di somministrazione compromette l’annata agricola dei coltivatori, i quali facendo affidamento sulla fornitura di acqua hanno semitato i terreni ed ora si ritrovano a non avere l’acqua per lo sviluppo delle piante. Chi ha la fortuna di avere pozzi artesiani sul proprio terreno riesce a sopperire a tale inadempienza da parte del Consorzio, altri sono costretti a veder seccare le loro colture.

Ciò nonostante il consorzio chiede e chiederà ai consorziati di corrispondere il pagamento integrale della quota di esercizio. Quindi, per il consorziato oltre al danno c’è anche la beffa.

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