Chirurgia vertebrale, a Napoli esperti a confronto su nuove tecniche hi-tech

di Redazione

Napoli – Tre giorni scientifici per il 40esimo congresso nazionale della Società Italiana di Chirurgia Vertebrale e Gruppo Scoliosi, presieduta dal professore Carlo Ruosi, docente di ortopedia dell’Università Federico II di Napoli, conclusosi sabato scorso alla Stazione Marittima del capoluogo partenopeo.

Durante i dibatti e le tavole rotonde sono emerse le tecniche chirurgiche altamente perfezionate grazie anche alla navigazione computerizzata ed in casi particolarmente complessi anche l’uso del robot che comincia a diffondersi anche nelle sale operatorie della chirurgia vertebrale.

“L’osteoporosi vertebrale – dichiara Ruosi – è una patologia sempre più diffusa oggi in quanto l’età media delle persone è aumentata. É necessaria una diagnosi accurata con la Moc ed immediatamente procedere con la terapia farmacologica a per evitare la frattura delle vertebre”.

“Nei casi in cui il crollo vertebrale interviene nonostante le cure è dimostrata l’efficacia della cementazione ossea che va effettuata il prima possibile altrimenti non è efficaci. In caso di mal di schiena – prosegue Ruosi – con ernia del disco ‘infiltrazione di fattori piastrinici riescono ad ottenere un notevole miglioramento della sintomatologia. Per evitare di ricorrere alla chirurgia per il mal di schiena è fondamentale controllare il peso, che deve rimanere nella norma, seguire una corretta alimentazione e praticare attivare un ‘attività fisica senza carico sulla colonna vertebrale”.

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