Truffa su serre fotovoltaiche, sequestrati beni per 13 milioni a Sassari

di Redazione

I finanzieri del Comando Unità Speciali di Roma e del Nucleo di Polizia tributaria di Sassari hanno eseguito un provvedimento di sequestro, emesso dal gip del Tribunale di Sassari, su richiesta della locale Procura della Repubblica, di due impianti fotovoltaici in esercizio nell’ambito del territorio della provincia, realizzati a parziale copertura di serre destinate all’attività agricola, per truffa aggravata ai danni dello Stato.

Oltre agli impianti, i finanzieri hanno eseguito, nei confronti di 6 rappresentanti legali pro-tempore e di 3 società da loro rappresentate, sequestri preventivi delle somme di denaro incamerate a titolo di incentivi, dei beni rientranti nella disponibilità delle società stesse e dei beni comunque riconducibili a tutti gli amministratori fino alla concorrenza dell’ammontare del profitto del reato che, solo per il periodo 2011/2016, ammonta complessivamente a 13.784.704 euro. L’attività svolta dalla Guardia di Finanza ha, inoltre, consentito di bloccare le ulteriori erogazioni di incentivi ottenendo un risparmio di spesa stimato per oltre 41 milioni di euro.

L’operazione è scaturita da articolate indagini condotte dal Nucleo Speciale per l’Energia e il Sistema Idrico della Guardia di Finanza, all’esito di attività ispettive condotte, nel mese di settembre 2016, sui due impianti ora oggetto di sequestro, in collaborazione con il gestore dei servizi energetici. Il Nucleo Speciale per l’Energia e il Sistema Idrico è un reparto specializzato della Guardia di Finanza che collabora, in virtù di specifici protocolli di intesa, con l’Autorità per l’energia elettrica, il gas e il sistema idrico e con il gestore servizi energetici.

Il Nucleo, specializzato, fra gli altri, nel settore delle energie da fonti rinnovabili, finanziate con contributi provenienti da specifica tariffa delle bollette elettriche in Italia, ha svolto, in collaborazione con il Gse, un’attività ispettiva nei confronti di due impianti fotovoltaici installati sulle coperture delle serre destinate alle coltivazioni agricole dislocate nel comune di Ozieri (Sassari), al fine di accertare la sussistenza dei requisiti e dei presupposti per il riconoscimento e/o il mantenimento degli incentivi. Sono stati verificati sul posto gli impianti e copiosa documentazione presentata dalle società ai fini del riconoscimento degli incentivi.

Le successive attività di investigazione hanno consentito di far emergere condotte idonee a configurare le ipotesi di reato per truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche e lottizzazione abusiva, con riferimento ai quali l’autorità giudiziaria di Sassari, condividendone pienamente le articolate ipotesi delittuose, ha emesso provvedimento di sequestro preventivo dei beni e delle somme nei confronti degli indagati.

Dalle indagini è emerso uno specifico meccanismo di frode ai danni del bilancio nazionale connesso alla realizzazione di impianti industriali di serre fotovoltaiche presentati come “strumentali” ad un’attività agricola. Tali impianti, artatamente qualificati come serre fotovoltaiche al fine di beneficiare illecitamente delle agevolazioni nel settore agricolo, urbanistico e ambientale, non sono risultati pienamente funzionali alle attività agricole attese, ma risultano realizzati per la produzione industriale di energia elettrica per ottenere gli incentivi pubblici.

L’operazione, che ha avuto ampio respiro in ambito nazionale, ha visto il coinvolgimento di altri Reparti della Guardia di Finanza alle sedi di Milano, Bergamo e Frosinone, oltre che Sassari ed Ozieri e si inquadra nell’attività della Guardia di Finanza a difesa della corretta gestione della spesa pubblica.

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