Napoli, Annalisa Durante: una mostra a Forcella

di Redazione

Napoli – Lunedì 27 marzo, nella ricorrenza del tredicesimo anniversario della morte di Annalisa Durante, l’assessore Nino Daniele ha inaugurato nello Spazio Comunale di piazza Forcella dove c’è la Biblioteca intitolata ad Annalisa, la mostra permanente “Neapolis Time – Zona Ntl”, realizzata dall’associazione ‘Durante’ in collaborazione con l’assessorato alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli, sotto la direzione artistica del fotografo Pino Miraglia.

La mostra si pone l’obiettivo di rendere sempre più la biblioteca e lo spazio comunale un luogo della memoria e dell’impegno culturale per Napoli e la legalità: uno Spazio “a porte aperte e a tempo pieno”, dove svolgere attività di promozione ed animazione culturale, scambi ed incontri, visite scolastiche e turistiche, supportate da testimonianze documentali e fotografiche sulla storia della società partenopea.

“Con questa Mostra Forcella si candida a diventare un punto di partenza per i turisti della città – ha dichiarato l’assessore Daniele – con la Biblioteca trasformata in una zona accogliente in grado di mostrare i volti della Napoli autentica, attraverso libri, cataloghi e fotografie sui vecchi quartieri, gli antichi mestieri, le personalità che l’hanno resa famosa nel campo artistico, i volti della società civile che operano quotidianamente per la legalità e che, con la propria opera, mettono in luce la voglia di riscatto di una Napoli che non si arrende e che fa leva sulla memoria delle tante vittime innocenti che hanno perduto, non invano, la propria vita”.

“‘Neapolis Time – Zona Ntl’ – ha sottolineato Giuseppe Perna, presidente dell’associazione ‘Annalisa Durante’ – costituisce una ‘zona a traffico non limitato’, aperta a tutti: una proposta innovativa per chi vuole approcciare o approfondire le connessioni tra ‘Napoli, Turismo & Legalità’, che sorge nel territorio in cui perse la vita la giovane Annalisa e che è replicabile in altre aree di Napoli, per trasformare progressivamente le ‘zone di paura’ della città in ‘zone di vita, di impegno e di speranza’, in nome della cultura e della legalità”.

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