“Sud, bambini e maestri di strada” all’Annunziata di Napoli

di Redazione

Napoli – Baby pusher ai Quartieri Spagnoli. “Paranze” di bambini al Rione Sanità. Gang di teppisti che seminano il panico nel centro storico. E “stese” a Forcella che coinvolgono, nelle loro sparatorie, anche minorenni, vittime innocenti e inermi: l’emergenza criminalità, a Napoli, ha sempre più il volto (invisibile) dell’infanzia.

Ma se le cronache si limitano a registrare fatti eclatanti attribuendo, di volta in volta, il ruolo di vittime o di carnefici a ragazzini segnati, di fatto, dalla piaga della povertà educativa, sono tante le esperienze di segno opposto che cercano di combattere, ogni giorno, i rischi che la strada, la dispersione scolastica e l’inadeguatezza di molte famiglie comportano per bambini in crescita, potenzialmente devianti, che non vedono altre chance al di fuori dell’illegalità.

Se n’è parlato, sabato 4 febbraio, nell’ambito degli “Incontri dell’Annunziata” – promossi nell’ambito del progetto triennale e itinerante “Storie di bambini” di Letizia Galli e curati da Donatella Trotta – nell’incontro “Sud, bambini e maestri di strada”, ospitato nello storico luogo simbolo, per sei secoli, dell’accoglienza dell’infanzia abbandonata, proprio nel cuore del quartiere napoletano di Forcella che spesso assurge agli onori della cronaca per l’emergenza criminalità legata ai bambini.

Ma come intervenire sulla devianza minorile e contro la povertà educativa, che ne è la causa? A questa domanda offriranno il loro punto di vista “militante”, in un confronto a più voci, le istituzioni ed i protagonisti attivi di una rinascita sociale del territorio, incentrata non tanto sul concetto di recupero, ormai superato e poco lusinghiero per un quartiere così ricco di storia, ma sull’idea della buona pratica della condivisione delle esperienze, e di una comunità educante capace di creare una rete positiva tra i vari soggetti che operano a contatto con l’infanzia e le sue problematiche.

Alla tavola rotonda, introdotta e coordinata dalla giornalista del “Mattino” e autrice Donatella Trotta, intervenuti l’assessore alla Cultura del Comune di Napoli, Nino Daniele, il garante per l’Infanzia e l’Adolescenza della Regione Campania, Cesare Romano, il presidente del Tribunale per i Minori di Napoli, Patrizia Esposito, il prorettore dell’Università “Federico II” di Napoli, Arturo De Vivo, e Paola Villani, docente dell’Università Suor Orsola Benincasa. Testimonianze di don Gigi Calemme, parroco dell’Annunziata, Cesare Moreno, educatore e presidente dell’Associazione Maestri di Strada Onlus, Ornella Della Libera, ispettore capo della Polizia di Stato, scrittrice ed esperta in tematiche di prevenzione dell’illegalità, Maurizio Capone, musicista, cantautore, compositore, creatore della Bungt&Bangt Band, Francesco Uccello, “educAutore”, blogger, esperto in comunicazione per ragazzi e Giovanni Savino, presidente della Cooperativa Il Tappeto di Iqbal-Barra.

Fonte di ispirazione dell’incontro, l’opera dell’artista Letizia Galli, che racconta – nelle 210 tavole originali della mostra itinerante “Storie di Bambini”, attualmente in corso al Complesso del’Annunziata fino al 28 febbraio – dodici storie legate all’infanzia in una realtà non edulcorata.

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