Infermiere rubava medicinali oncologici per rivenderli come dopanti ai ciclisti

di Stefania Arpaia

Un traffico di farmaci dopanti è stato scoperto dagli agenti della squadra mobile di La Spezia che hanno arrestato un infermiere di un ospedale locale. A finire in manette è un uomo di 51 anni, accusato di di aver sottratto medicinali dall’ospedale di La Spezia ed averli rivenduti a ciclisti amatoriali. In totale sono 7 le persone denunciate. Coinvolti anche i dirigenti della società ciclistica, oltre ad un negozio di Sarzana che vende materiale sportivo.

L’indagine era partita in seguito alla scomparsa di alcuni medicinali che avevano fatto sospettare che nel nosocomio ci fossero dei furti. L’inchiesta delle forze dell’ordine si è conclusa nella giornata di martedì dopo diversi mesi di lavoro.

L’infermiere, che lavorava presso il reparto oncologico dell’ospedale, era già da tempo additato come il possibile tramite. Quelli commercializzati illegalmente, infatti, sono medicinali che non sono di libera vendita, ma prescritti direttamente dall’ospedale, per piani terapeutici particolari e malati oncologici. Per questo è stato possibile stringere il cerchio sull’ospedale e sul reparto.

L’uomo, accusato di traffico di medicinali dopanti ed appropriazione indebita, avrebbe sottratto i farmaci, in particolare ormoni della crescita in grado di garantire prestazioni fisiche elevate, dal deposito dell’ospedale per commercializzarli illegalmente a ciclisti amatoriali, che hanno partecipato anche a gare di portata nazionale.

Lo stesso infermiere, del resto, è un ciclista, appartenente ad un club emiliano, ed ha alle spalle un gran numero di vittorie: è quindi molto conosciuto nell’ambiente, nel quale svolgeva anche il ruolo di preparatore atletico, e nel quale ha pertanto molteplici contatti.

Non è stato stabilito il numero degli atleti coinvolti ed il giro di affari: ogni dose veniva venduta a 200 euro, ma il valore commerciale risulta maggiore.

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