Roma, furto di oltre 100 auto car sharing “Enjoy”: tre arresti

di Redazione

Roma – I carabinieri hanno arrestato tre persone in provincia di Napoli, accusate del furto e del riciclaggio, in soli sei mesi, di oltre cento auto Enjoy di Roma. L’indagine è partita dopo la denuncia di Eni, titolare del servizio car sharing, dopo aver subito danni per oltre un milione e mezzo di euro. Gli indagati manomettevano il computer di bordo per rendere “invisibili” le auto. Poi le portavano a Napoli per rivenderne i pezzi.

In prima battuta gli indagati creavano un account sul portale di Enjoy intestati in modo falso ad altre persone, alle quali avevano carpito i dati anagrafici, numero dei documenti di guida, utenze telefoniche e numero di carte di credito. In questo modo riuscivano ad entrare in possesso delle Fiat 500 nel loro mirino, nelle quali manomettevano il computer di bordo con il relativo dispositivo di geolocalizzazione, rendendole invisibili alla sala operativa dell’azienda. La 500 veniva poi trasportata nel Napoletano, smontata rapidamente in tutte le sue componenti e avviata al mercato parallelo dei pezzi di ricambio.

Con questo sistema, in soli sei mesi, i malviventi hanno messo a segno oltre 100 colpi con le modalità di una vera e propria razzia. Dopo aver raggiunto Roma con il treno, in giornata rientravano a Napoli riuscendo a portare con loro addirittura tre macchine a volta, percorrendo a tutta velocità la tratta autostradale Roma-Napoli. Singolare un episodio in cui durante la fuga verso Napoli uno degli indagati si è schiantato con la 500 da poco rubata, facendo perdere le proprie tracce nelle campagne del basso Lazio.

D’accordo con gli investigatori, durante le indagini, la società titolare del servizio ha deciso di installare un ulteriore sistema di geolocalizzazione all’interno delle Fiat 500, grazie al quale sono stati raccolti importanti elementi di prova e fermati alcuni complici degli odierni arrestati. Tuttavia, gli indagati, dotandosi di apparecchiature all’avanguardia, riuscivano ad individuare e manomettere anche il secondo sistema di geolocalizzazione.

La svolta è arrivata dopo la perquisizione domiciliare eseguita nei confronti di due indagati, durante la quale sono state trovate diverse carte di credito, schede telefoniche Sim, carte d’identità, patenti di guida, codici fiscali, tutte intestate a terze persone. Molti di questi documenti sono stati utilizzati dagli indiziati per creare fittizi utenti Enjoy.

Oltre agli autori dei furti, sono stati individuati diversi soggetti che prestavano i propri dati personali per richiedere le carte di credito utilizzate per la registrazione al portale della compagnia di car sharing, mentre altri due soggetti si occupavano del riciclaggio delle autovetture oggetto di furto. In un’occasione, addirittura, i tre arrestati, dopo aver rubato un`autovettura a Roma, ne hanno dichiarato lo smarrimento della targa a Napoli ed hanno provveduto a reimmatricolare il veicolo, che è stato venduto ad un acquirente in buona fede residente nella Provincia di Matera.

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