Bruno Vespa ricorda Pasquale Pacilio, il popolare giornalista nato a Gricignano

di Redazione

“Il Bruno Vespa d’Abruzzo””. Così veniva definito Pasquale Pacilio, popolarissimo giornalista televisivo d’Abruzzo, originario di Gricignano, e storico direttore di Rete8, principale emittente televisiva privata della regione, spentosi lo scorso luglio, all’età di 67 anni, a causa di una terribile malattia che ha contrastato con tutte le sue forze fino all’ultimo giorno.

E ieri è stato proprio Bruno Vespa, suo collega e amico, a ricordarlo durante un convegno organizzato a Pescara, all’Auditorium Petruzzi, dal governatore della regione Luciano D’Alfonso (GUARDA IL VIDEO)

“Pasquale diceva che era onorato di essere definito così? Onore a me, perché io sono nato in provincia e sono stato doppiamente fortunato, sia perché ho avuto la possibilità di andare a Roma, alla Rai, sia perché sono ancora vivo. Ho visto le cose belle che ha fatto e ho ritrovato parola per parola il mio entusiasmo, e quindi sono stato veramente onorato di aver potuto contribuire al suo ricordo”, ha commentato il conduttore di ‘Porta a Porta’.

Tra gli ospiti del convegno, moderato dal direttore responsabile di Rete8, Carmine Perantuono, oltre a Vespa e D’Alfonso, erano presenti Stefano Traini, preside del corso di laurea in Scienze della Comunicazione Unite, Pasquale Tritapepe, giornalista e amico di Pacilio, il sindaco di Pescara, Marco Alessandrini, il presidente dell’Ordine dei Giornalisti dell’Abruzzo, Stefano Pallotta, e il presidente del Corecom Abruzzo, Filippo Lucci.

Un evento per ricordare il lavoro svolto dal direttore Pacilio in oltre 40 anni di carriera, sempre in prima linea nel raccontare i fatti e gli eventi più importanti che hanno interessato la regione.

pacilio

“Noi siamo tutti molto legati a Pasquale Pacilio, uno dei padri dell’opinione pubblica cresciuta d’Abruzzo. Ha consentito a ciascuno di comprendere al momento la questione della classe dirigente, delle elezioni. Insomma, ha ‘volgarizzato’ il dibattito politico nella nostra regione”, le parole del governatore D’Alfonso.

Originario di Gricignano di Aversa (Caserta), Pacilio fu collaboratore de “Il Mattino”, poi, alla fine degli anni ‘70, il suo trasferimento in Abruzzo dove contribuì alla nascita e alla diffusione delle prime televisioni private.

Dapprima fu direttore di Telemare con cui diede un impulso decisivo alla crescita dell’informazione televisiva, consentendo ad una delle prime emittenti private pescaresi di diventare in breve tempo azienda leader in regione. Storiche le sue interviste, in quegli anni, a personaggi del mondo della politica e della cultura in generale, in particolare quella con l’allora ministro Remo Gaspari.

Ma Pacilio era anche uno straordinario anchorman, conducendo con sapienza, ed anche un pizzico d’ironia, le sue trasmissioni di politica e costume. Legato a filo doppio al noto editore Luigi Pierangeli, lo seguì fedelmente nell’evoluzione dell’azienda, passando da Telemare a Rete8, raggiungendo la leadership incontrastata nel panorama dell’informazione televisiva locale.

Con la sua fine e tagliente ironia riusciva a gestire al meglio le interviste ai potenti di turno, che si trattasse di Gaspari o di Nenna D’Antonio, di Ricciuti o di Susi, di Sospiri o di D’Angelosante o, in ultimo, di D’Alfonso. Non c’era tribuna politica, elezione, dibattito che non vedeva in prima fila Pasquale Pacilio. Grande seguito avevano le sue trasmissioni, da “Sos” a “Il Fatto”, ma tra tutte la sua “8 Volante”.

Pasquale ha lasciato due belle famiglie. In primis, quella naturale: la madre Filomena, oggi 92enne (vedova di Costantino Pacilio, scomparso nel 1986), i fratelli LindaGennaro, la moglie Giulia e i figli Massimo, Marco e Silvia); e quella della sua redazione televisiva che mai sapranno colmare il vuoto lasciato dalla sua improvvisa perdita. Perdita che coinvolge anche la redazione del sito web campano Pupia.tv, diretto dal nipote di Pacilio, Antonio Taglialatela, il cui lavoro proseguirà sempre nel suo ricordo.

VIDEO: Ciao Direttore, in ricordo di Pasquale Pacilio (clicca qui)

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