Processo “Eco4”, Cosentino in aula: scontro tra accusa e difesa

di Redazione

Doveva essere il giorno della requisitoria del pm al processo che vede imputato, per concorso esterno in associazione camorristica, nel tribunale di Santa Maria Capua Vetere (Caserta), l’ex sottosegretario del Pdl Nicola Cosentino, ma la discussione non è mai iniziata per lo schermaglie tra accusa e difesa sulla copiosa documentazione da depositare in vista della sentenza.

Il pm della Dda di Napoli, Alessandro Milita, ha infatti chiesto il deposito di sei blocchi di documenti, tra cui l’ultima ordinanza di custodia cautelare che ha portato all’arresto del maresciallo dei carabinieri Iannini con l’accusa di aver fornito a Cosentino un pen-drive con documenti riservati riguardanti indagini penali e dossier di un falso pentito.

“L’acquisizione è necessaria – ha spiegato Milita – per dimostrare la falsità delle dichiarazioni rilasciate dall’imputato in aula e in interrogatori, in cui non ha mai parlato di Iannini”. “Non è vero – ha ribattuto Agostino De Caro, legale di Cosentino insieme a Stefano Montone – chiediamo che vengano acquisiti allora anche gli atti coperti da segreto, come il confronto sostenuto da Cosentino con un’altra persona coinvolta nelle vicenda”.

Dal canto suo, il collegio difensivo, ha depositato una pen-drive con 13 cartelle contenenti sentenze, come quella Resit, verbali di udienze dibattimentali, documenti di indagine come quelli sull’ex parlamentare del Pd Lorenzo Diana, articoli di giornale, come quelli che l’Espresso pubblicò nel 2008 sulla base degli interrogatori del pentito Gaetano Vassallo, grande accusatore di Cosentino, che però al momento della pubblicazione dei pezzi non era ancora indagato; su tale aspetto è probabile che gli avvocati sollevino al collegio questione di illegittimità costituzionale.

“Ad uno degli interrogatori sostenuti presso la Dda – ha affermato Montone – Vassallo si presentò con una copia dell’Espresso contenente le sue dichiarazioni”.

Sulle richieste di acquisizione documentale avanzate dalle parti il collegio presieduto da Giampaolo Guglielmo si pronuncerà nelle prossime udienze del 15 e del 22 settembre.

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