Parrucchiera caccia musulmana da negozio: condannata per discriminazione

di Stefania Arpaia

Bryne – Condannata per discriminazione e costretta a pagare una multa di mille euro. E’ la sentenza di un tribunale norvegese nei confronti di una parrucchiera che rifiutò una cliente musulmana. 

Le protagoniste della vicenda sono Merete Hodne, 47 anni, gestore di un salone nella cittadina di Bryne, in Norvegia, e la giovane Malika Bayane, 26 anni. La ragazza, musulmana, si era presentata nel negozio per chiedere il prezzo di alcuni servizi, ma pare che Hodne l’abbia subito allontanata.

“Il velo è simbolo d’un’ideologia pericolosa come la svastica è simbolo del nazismo”, avrebbe dichiarato la donna, sottolineando di non accettare clienti musulmane e con il velo. E ancora: “Cercati un altro parrucchiere, gente come te non fa per me”.

La ragazza, indignata, ha deciso di sporgere denuncia. “Mi feriscono questi comportamenti, per me la Norvegia è la mia patria”, ha detto la 26enne ai media e ai poliziotti. Poi la causa in tribunale e la decisione della Corte.

“L’imputata ha agito intenzionalmente, scegliendo di discriminare la signora Bayane e di cacciarla dal negozio perché musulmana – ha dichiarato il giudice che si è occupato del caso – tali discriminazioni e altre sono severamente punite dalle leggi norvegesi”.

Invano la difesa si è appellata al presunto diritto della parrucchiera di “esternare paura per un’ideologia che ritiene totalitaria”. La donna comunque non è arresa e ha presentato ricorso in appello.

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