Napoli, un murale racconta la vita di Giancarlo Siani

di Redazione

Napoli – A trentuno anni dalla morte del giornalista Giancarlo Siani, l’Osservatorio sulla Creatività Urbana Inward produrrà a Napoli un murale che racconta la vita del giovane pubblicista ucciso dalla camorra nel 1985 per le coraggiose denunce espresse nei suoi articoli sul quotidiano “Il Mattino” di Napoli.

La parete scelta si trova in via Vincenzo Romanello, vicino all’abitazione in cui Giancarlo è nato e cresciuto ed a pochi metri dal luogo in cui il 23 settembre del 1985, pochi giorni dopo il suo 26esimo compleanno, fu assassinato. L’opera è stata inaugurata venerdì 23 settembre, alle ore 9.30.

L’idea di creare una grande opera di street art dedicata a Siani è nata dalla sinergia tra i componenti del gruppo facebook “Un fiore per Giancarlo” ed i condomini che tuttora vivono in via Romanello. Per la produzione è stata avviata una campagna di crowdfunding grazie alla quale è stato raggiunto il fondo essenziale.

L’opera sarà realizzata dagli Orticanoodles, pseudonimo del duo Wally ed Alita, street artisti di fama internazionale. Partendo da diversi scatti fotografici che ritraggono Giancarlo si è progettato un murale che rivestirà la superficie per 38 metri lineari e circa 80 metri quadrati.

Gli artisti utilizzeranno un particolare tipo di vernice: si tratta di “Airlite”, una pittura naturale al cento per cento che, attraverso l’energia della luce, attacca gli agenti inquinanti trasformandoli in minerali innocui, riducendo la concentrazione delle particelle di ossidi di azoto presenti nell’aria e favorendo, così, la diminuzione dell’inquinamento atmosferico fino all’88,8%. Il principio attivo di Airlite agisce in un modo molto simile a quello della fotosintesi clorofilliana delle piante: dipingere una superficie di 100 metri quadrati equivale a piantare alberi ad alto fusto nella stessa area.

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