Carinaro, “oscurata” l’insegna del Pd. Torino: “A chi giova?”

di Redazione

Carinaro – A chi giova?  A chi giova oscurare l’insegna del Pd? A chi giova avere un Pd diviso in due? Oscurare l’insegna del Pd non giova e non serve a nessuno, è stato un altro gesto fanciullesco.

Non può certo definirsi un dirigente di partito colui che ha oscurato l’insegna del partito. Ancor meno chi ha dato ordine di farlo o chi non fa niente per renderla visibile di nuovo.

Oscurare l’insegna di un partito dove si rivedono molti tesserati e militanti è stato ed è un gesto deplorevole. Il simbolo di un partito, è una identificazione politica e ideologica del militante, ed è un faro per i tanti cittadini e simpatizzanti che si aggregano e si rivedono in quella comunità, per discutere di politica o socializzare, specialmente in momenti dove ci sono elezioni amministrative, ed in prossimità di referendum.

Lo scontro politico all’interno della sezione, non giustifica e non deve sfociare né in volgari atti di prepotenza degne di un lontano passato né di incomprensibili atti, come oscurare un’insegna di partito.

Pertanto, chi è dirigente o si sente tale, renda visibile il simbolo del Pd, se così non fosse e qualcuno ha deciso di rendere il locale un circolo privato, si avvisi la federazione di Caserta e consegni l’insegna del partito, la sezione del Pd la si farà da un’altra parte.

A chi giova avere un Pd diviso? A nessuno. Specialmente e soprattutto al sindaco e ai consiglieri del Pd di Carinaro. Cosa che non ha capito, ne chi ha fatto il commissario un po’ di tempo fa, e né alcuni pseudo-dirigenti, poiché da tali, hanno avuto poca lungimiranza, ma conoscendo antichi comportamenti, non poteva essere altrimenti.

Questa è un’altra strada intrapresa fanciullescamente, perché e da ormai due anni che cerchiamo di avere un minimo di dialogo tra le parti e anche se con idee contrastanti ci si poteva incontrare e, il tesseramento ne poteva essere l’occasione, per avere almeno un minimo di confronto civile ma, ahimè vanificato da atti inqualificabili.

A chi serve un partito diviso? Serve agli avversari politici, a chi non ama il Pd, a chi non si rende conto del danno che si sta procurando, agli sciocchi, agli stupidi e ai presuntuosi della politica che ragionano solo in termini autoreferenziali e, a chi pensa di essere dirigente e non lo è.

Soprattutto considerando che questa amministrazione non brilla per obiettivi centrati,(vedi Isola Ecologica) avrebbe bisogno di un partito coeso e forte, perché tra un po’ ci sarà un turn-over degli incarichi amministrativi e, presentarsi come comitato pro di qualcosa o di qualcuno, è praticamente desolante e fanciullesco.

Ma non poteva essere altrimenti visto da dove arrivano i consigli, se avete intenzione di continuare su questa linea, buon proseguimento, noi continueremo a fare militanza per il Pd, quello che avremo da dire lo diremo con il garbo che ci distingue e, non ci fermerà o ci spaventa un’insegna oscurata.

Armando Torino 

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