Riina junior a “Porta a Porta”: Rai richiamata da Agcom

di Gabriella Ronza

L’intervista del conduttore di “Porta a Porta”, Bruno Vespa, al figlio del boss malavitoso Totò Riina durante il programma di Raiuno, in concomitanza con l’uscita di un libro scritto proprio da “Riina Junior”, come hanno definito Salvatore Riina, che racconta dal suo personale punto di vista la figura paterna, ha indignato l’opinione pubblica nazionale.

La polemica non si è conclusa il giorno dell’intervista. Arriva, infatti, notizia che il Garante per le Comunicazioni (AgCom) ha inviato un formale richiamo alla Rai per l’intervista.

In una lettera all’amministratore delegato della tv di Stato, Antonio Campo Dall’Orto, il presidente di AgCom, Cardani, scrive, dopo aver esaminato l’esposto del deputato Michele Anzaldi (Pd): “L’intervista segnalata appare presentare talune criticità quanto alle modalità e alla contestualizzazione della stessa, nonché alla complessiva caratterizzazione del personaggio intervistato”.

“L’intervista – scrive ancora il Garante – avrebbe dovuto curare con la dovuta attenzione alcuni aspetti cruciali quali ad esempio una più esauriente ricostruzione delle biografie del personaggio intervistato e delle altre persone citate ed una più rigorosa contestualizzazione storica dei fatti. Al contrario, la censurabile unilateralità di molte fasi dell’intervista, condotta senza un adeguato contraddittorio e con le reticenze e le omissioni dell’intervistato lasciate senza sostanziali repliche idonee a fornire al telespettatore una rappresentazione veritiera e completa, hanno pregiudicato in particolare la completezza delle informazioni in ordine ai fatti di cronaca oggetto di narrazione ed alle conseguenze che ne sono scaturite in ambito giudiziario, nonché posto oggettivamente in secondo piano quel valore irrinunciabile che è il rispetto della sensibilità degli spettatori e, primo fra tutti, del dolore dei parenti delle vittime di mafia”.

“Deve  peraltro  sottolinearsi – prosegue – che  la  delicatezza  del  tema  associato  alla rappresentazione del fenomeno criminale mafioso impone che la lealtà e la completezza dell’informazione ad esso relativa siano contestuali e immediate. Al riguardo, non soccorre il rinvio ad altre occasioni, e ad altre trasmissioni, per una più completa rappresentazione dei fatti. E in ragione di tali considerazioni l’AgCom ha deciso di rivolgere un fermo richiamo a codesta concessionaria, invitandola ad adeguarsi, per il futuro, in modo rigoroso, all’indirizzo interpretativo qui sunteggiato”. Il Garante si riserva di intervenire in maniera più “incisiva” se la Rai dovesse ripetere questi comportamenti.

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