Guidi, M5s a Lega e Fi: sfiducia a governo, Renzi: “Ci conteremo”

di Redazione

Dopo le dimissioni del ministro Guidi, intercettata nell’ambito di un’inchiesta sullo smaltimento dei rifiuti legati alle estrazioni petrolifere, le opposizioni attaccano il governo, ma in ordine sparso. Il M5s chiede le dimissioni dell’esecutivo e prepara una mozione di sfiducia, rifiutando però la richiesta della Lega di scriverla assieme. Il Carroccio: “Sono solo dei chiacchieroni”. Il premier: “Andremo in Parlamento e ne discuteremo”.

“Le mozioni di sfiducia delle opposizioni – aggiunge – ormai sono settimanali o quindicinali”. Renzi respinge seccamente il tentativo di coinvolgere tutto il governo nella vicenda della Guidi: “Il fatto che ci sia stata una telefonata inopportuna riguarda solo il ministro. La novità è che con il governo prima queste cose non portavano alle dimissioni, adesso la musica è cambiata e credo sia un fatto di serietà riconoscerlo”. Per ora, prosegue, prendo l’interim allo Sviluppo economico poi vedremo”.

“Il progetto di cui stiamo parlando dà posti di lavoro, è una cosa sacrosanta da fare, aver consentito a delle persone di venire in Italia e fare degli investimenti è una cosa sacrosanta, io lavoro perché si creino posti di lavoro”, sottolinea il premier parlando del progetto Tempa Rossa. “Progetto – ricorda – che io stesso avevo annunciato mesi prima”.

La firma dell’emendamento da parte del ministro Boschi “è un atto dovuto”, aggiunge il presidente del Consiglio da Washington rispondendo ad una domanda sull’emendamento inserito nella legge di Stabilità e oggetto dell’inchiesta che ha portato alle dimissioni del ministro Guidi.

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