Isis, ennesima esecuzione: giustiziati 8 olandesi

di Emma Zampella

Sono 8 gli olandesi uccisi dagli uomini dell’Isis: erano arrivati in Siria solo lo scorso 26 febbraio e si erano stabili nella cittadina di Madan. Gli attivisti di Raqqa hanno spiegato che le otto persone uccise facevano parte di un gruppo di circa 75 jihadisti olandesi, molti dei quali di origini marocchine, presenti nell’area. Gli uomini più fedeli ad al-Baghdadi avrebbero preso d’assalto il campo in cui vivevano e li avrebbero arrestati, spedendoli poi alle carceri di Madan e di Tabqah. Accusati di ribellione e tentata diserzione, gli  otto sono stati uccisi.

A denunciail feroce assassinio  via Twitter è stato un giornalista del gruppo ‘Raqqa is Being Slaughtered Silently’ (Rbss), Abu Mohammad: “Daesh ha giustiziato otto combattenti olandesi venerdì a Maadan, nella provincia di Raqqa, dopo averli accusati di aver tentato la diserzione e l’ammutinamento”.  Secondo gli attivisti del gruppo Rbss, che monitora gli abusi commessi dall’Isis nella roccaforte di Raqqa, nel mese scorso erano emerse tensioni tra 75 jihadisti olandesi, tra cui anche miliziani di origini marocchine, e uomini dell’intelligence dell’Is in Iraq.

Altri tre jihadisti olandesi erano stati arrestati da iracheni del Califfato con l’accusa di tentare la fuga e uno di loro sarebbe stato picchiato a morte durante l’interrogatorio. L’intermediario jihadista inviato per  risolvere la disputa è stato ucciso dagli olandesi, riferisce ancora Rbss. Di qui l’arresto di tutti gli olandesi poi incarcerati a Tabaqa e Maadan, e la decisione di giustiziarne otto. Secondo i servizi segreti di Amsterdam, sono duecento gli olandesi, tra cui anche cinquanta donne, entrati nell’Isis in Siria e in Iraq.

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