Romeni evadono dal carcere Rebibbia: è giallo sull’arresto

di Stefania Arpaia

Roma – E’ caccia agli evasi a Roma, dove due detenuti di origine romena di 36 e 28 anni sono riusciti ad evadere dal carcere di Rebibbia.

I due, Catalin Ciobanu, arrestato per omicidio e sequestro di persona e, Florin Mihai Diaconescu, in carcere per rapina e ricettazione sono riusciti, con una dinamica ancora da definire domenica pomeriggio, a lasciare le proprie celle e a far perdere le proprie tracce.

Immediato l’avvio delle ricerche da parte delle forze dell’ordine che si stanno concentrando soprattutto nei campi nomadi. Le operazioni però non sono così semplici perchè sono tantissimi i ritrovi abusivi dei rom in luoghi periferici e nascosti.

“Consegnatevi all’autorità giudiziaria e ponete fine alla vostra fuga”, hanno detto i difensori degli evasi. “Spero che Diaconescu si metta presto a disposizione delle autorità e delle forze dell’ordine – ha dichiarato l’avvocato Cristiano Brunelli – Negli ultimi giorni era molto agitato per un residuo di pena che era arrivato, di ulteriori 2 anni e mezzo, ma non immaginavo una decisione simile”.

“Spero si costituisca per dimostrare la propria innocenza, non è certo questo il modo per farlo. Si deve costituire urgentemente visto che abbiamo ancora la possibilità di dimostrare la sua innocenza nel processo che lo vede accusato di sequestro di persona e morte come conseguenza non voluta”, ha detto Andrea Palmiero, avvocato di Ciobanu. L’uomo deve rispondere della morte di un commerciante egiziano, vittima di estorsioni, prelevato da casa, torturato e poi deceduto per un infarto dovuto allo spavento nel 2013.

Intanto, fonti di polizia fanno sapere che “Gli evasi potrebbero essere stati aiutati da complici che a bordo di un’auto li avrebbero potuti trasportare fuori Roma ma non va trascurata la pista interna. La logica ci dice che specialmente in prima battuta i due avrebbero potuto trovare rifugio nei campi nomadi e negli edifici abbandonati romani”. 

Prosegue la caccia all’uomo. Secondo quanto riferito dal sindacato della polizia penitenziaria Fns Cisl Lazio, gli evasi erano stati arrestati in un appartamento di Tivoli in seguito ad una retata delle forze dell’ordine. Poi la smentita: “I due sono ancora ricercati. Al momento sono ancora in corso le ricerche”. La notizia del mancato arresto è stata confermata dai carabinieri.

Le ultime informazioni rivelano che i detenuti si sono calati con le lenzuola dopo aver segato le sbarre del magazzino in cui erano impiegati come lavoranti, hanno superato il muro di cinta di Rebibbia e si sono trovati in strada lungo via Tiburtina. Qui un testimone li avrebbe visti prendere un autobus di linea.

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