Napoli, boom di aziende giovani e start up

di Redazione

Napoli – Rallenta la corsa dei fallimenti delle imprese italiane: tra gennaio e novembre di quest’anno le procedure fallimentari aperte sono state 12.583, contro le 13.223 del corrispondente periodo del 2014.

In termini percentuali, la frenata è vicina al 5%. Un segnale di controtendenza che si avverte anche a Napoli e nella sua città metropolitana, dove l’apertura di nuove start up e micro aziende ha permesso al mercato di tirare un sospiro di sollievo.

A trainare l’economia locale non solo il turismo, cresciuto nel corso degli ultimi due anni ma anche l’attività della ristorazione e dell’abbigliamento.

A tracciare un quadro non esaltante ma di sicuro in netta ripresa del commercio è il presidente di Ascom, Pietro Russo.

A voler fare impresa specie in città soprattutto i giovanissimi. Cambia quindi l’idea di cercare un posto fisso. Si investe su se stessi e le proprie professionalità. A sottolineare questo aspetto è l’assessore ai Giovani del Comune di Napoli, Alessandra Clemente.

Abbigliamento e ristorazione due comparti che negli ultimi tre anni hanno avuto una netta inversione di tendenza. Si cerca di fare impresa e creare nuovi posti di lavoro utilizzando soprattutto internet, le nuove tecnologie e la rete. Tra le testimonianze raccolte, quelle di due imprenditori: il designer Antonio Giordano e il ristoratore Gennaro Tommasino.

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