Polizia Municipale, revocato di nuovo incarico a Levita: insorge l’opposizione

di Redazione

Carinaro – L’Area Affari generali e Polizia municipale del Comune di Carinaro finisce di nuovo al centro di una polemica. Dopo la revoca, per decreto sindacale dello scorso ottobre, come responsabile del servizio di Polizia municipale all’avvocato Giacomo Levita, e riaffidata successivamente nel mese di dicembre, il sindaco Dell’Aprovitola, con un proprio decreto (il numero 4 del 1 febbraio scorso) ha tolto di nuovo l’incarico a Levita.

Ciò, secondo il gruppo di opposizione ‘Uniti per Cambiare’, “va di nuovo a scompaginare, con la nuova nomina, un servizio, un ufficio che aveva raggiunto la propria staticità, un equilibrio interno che ha portato a dare il massimo pure essendo sottodimensionato come organico. E tutto ciò già ha portato a malumori e chiacchiericci nel paese che non termineranno per il momento”.

“L’ennesima mossa sbagliata perpetrata dal sindaco – commenta Giuseppe Barbato, capogruppo dell’opposizione – quella, cioè di ritogliere l’incarico all’avvocato Levita che, come ebbi a dichiarare l’anno scorso, si sminuisce, anzi si ridimensiona come dipendente a capo di un servizio importante e di responsabilità retta dall’unico laureato in dotazione all’ufficio di polizia locale”.

Barbato, poi, chiarisce che “il sottoscritto e tutto il gruppo di minoranza, pur ribadendo la stima all’avvocato Levita, non ha nulla contro il dipendente Coppola appena nominato. Vogliamo solo sperare che sia una questione squisitamente politica. Anche perché, a nostro avviso, la piega che si sta prendendo, da quando si è insediata la nuova amministrazione comunale, con questa continua e protrarsi persecuzione lavorativa nei confronti del dipendente Levita, potrebbe rivelarsi come un vero e proprio stalking”.

Intanto “Uniti per Cambiare” chiede pubblicamente, e nel prossimo Consiglio comunale, “quali siano stati i motivi di tale scelta pur trattandosi di un dipendente modello preparato e ligio al dovere?”. “La volta scorsa – conclude Barbato – auspicavamo che fosse stato l’unico momento parziale e discriminatorio nei confronti del personale che l’amministrazione ponesse in essere. Ma dobbiamo, purtroppo, constatare che si sta continuando a mortificare i dipendenti e che si respira sempre di più un’aria molto pesante nella casa comunale”.

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