Isola ecologica, l’Amministrazione: “Basta strumentalizzazioni”

di Redazione

Carinaro – Negli ultimi giorni abbiamo assistito a diverse strumentalizzazioni sulla vicenda dell’istituzione dell’isola ecologica. Perciò è utile tornare sull’argomento, facendo ulteriore chiarezza sulla questione cimitero.

Ci corre allora l’obbligo di chiarire quanto segue:

1 – Il lotto dei lavori appaltati per il cimitero era carente per quanto riguarda i sotto-servizi minimi: acqua e fogne;

2 – Non includeva il ripristino della rete viaria esistente;

3 – Presentava carenza nell’ illuminazione pubblica per la parte di nuova costruzione.

I lavori erano fermi e in fase di stallo già antecedentemente all’insediamento di questa Amministrazione comunale e solo grazie ad un lavoro e all’impegno politico e tecnico si è riusciti a farli ripartire. I lavori sono stati ultimati entro i termini stabiliti. I mesi di novembre e dicembre sono serviti per le procedure di collaudo (che secondo legge potevano durare anche 6 mesi).

Intanto è peggiorato lo sversamento di rifiuti di ogni tipo, alle spalle del cimitero, in quell’area che una volta consentiva il transito da via Garibaldi al palazzo di Casignano, da via Garibaldi alla C4.

La pulizia di questa zona, abbastanza vasta, ora più di prima, costituisce un aggravio per le spese comunali.

La creazione proprio in quest’area dell’isola ecologica, determinerà il controllo capillare della zona, sarà di stimolo per il miglioramento della viabilità e ottempererà allo snellimento del traffico su via Garibaldi e traverse.

La scelta della nuova ubicazione dell’isola ecologica nasce dalla necessità di porre fine allo spreco che c’è stato per la realizzazione del nuovo cimitero, che in realtà nuovo non è, ma solo un ampliamento del primo, e, che poteva essere realizzato con meno sperpero: di terreno, progettazioni, denaro pubblico.

Pochi sanno che, a seguito dell’esproprio e dell’acquisto fatto a suo tempo, al Comune di Carinaro sono rimasti, in zona cimiteriale, 2000 metri quadrati circa di terreno in esubero; essi non possono né essere venduti, né dati in fitto, ma devono essere, sorvegliati, arati e liberati da erbacce ed immondizia, continuamente.

Un peso enorme sulle finanze del comune è costituito proprio dalla continua rimozione dei rifiuti abbandonati ai bordi di strade o sversati in aree difficili da controllare.

La nostra amministrazione è partita da questa riflessione! Questo aggravio per la cittadinanza può diventare una risorsa e contribuire all’ottimizzazione della raccolta differenziata, portando l’attuale percentuale del 61% al 71% nel giro di due anni.

Possiamo arrivare entro il 2017 alla riduzione della tari e alla attivazione di ulteriori servizi gratuiti per i cittadini. Nella zona attualmente individuata per la realizzazione dell’isola ecologica, non si dovrà procedere all’esproprio del terreno, ne procedere all’acquisto. Le casse comunali non devono farsi carico della continua manutenzione e pulizia dei 2000 metri quadrati.

Nel testo divulgato su un social dal gruppo di minoranza si dice: “C’è poi da considerare che la prospettata localizzazione in area cimiteriale deve fare i conti con le leggi che regolano la costruzione dei cimiteri e delle zone attigue art. 338 del regio decreto 27 luglio 1934”.

Diciamo noi: ci sono però sentenze che recitano: “Per contro un deposito a cielo aperto di macchinari e materiali amovibili (Tar Lombardia, Sez. II, 12 ottobre 1990, n. 837, pur non condivisibile in assoluto), un parcheggio pubblico in superficie o un parco pubblico attrezzato (Tar Piemonte, cit.), un chiosco di legno e vetro per i fiori (Consiglio di Stato, Sez. V, 13 novembre 1965, n. 1048), un campeggio stagionale (Corte di cassazione, Sez. III civile, 25 febbraio 1987, n. 1988), sono stati ritenuti non in contrasto con le finalità perseguite dal vincolo; la discriminate è da porsi tra l’uso temporaneo o non stanziale e la trasformazione non irreversibile del suolo.

Ribadiamo:

L’isola ecologica consente la razionalizzazione della raccolta dei rifiuti ingombranti spesso abbandonati, in barba alla raccolta porta a porta.

Essa ottimizza ed incentiva la raccolta differenziata estendendola a quei materiali che per tipo, forma, risulta impossibile raccogliere agevolmente all’interno dei centri abitati.

Consente il recupero ed il riutilizzo di mobili ed elettrodomestici allungandone la vita e riducendone così l’impatto ambientale.

I costi di costruzione e gestione possono essere ammortizzati con le somme ricavate dalla stipula di convenzioni con piccole ditte private.

Una gestione ottimale dello smaltimento dei rifiuti porta ad una migliore qualità ecologica dell’ambiente con ricadute positive sulla salute del cittadino.

Non comporta alcuna perdita di decoro della zona perché sarà opportunamente recintata e alberata lungo il perimetro.

Sarà di stimolo al miglioramento della viabilità ripristinando e adeguando la viabilità preesistente.

Obiettivo prioritario: razionalizzare il servizio di raccolta, abbassandone i costi.

L’Amministrazione Comunale di Carinaro

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