Terra dei Fuochi, Polieco: “La verità comincia a venire a galla”

di Redazione

Roma – “Finalmente la verità comincia a venire a galla e a dare così il giusto riconoscimento alle preoccupazioni sollevate delle associazioni che, da anni, denunciano i rischi per la salute legati all’illecito smaltimento dei rifiuti”. Così il direttore del Polieco (Consorzio nazionale dei rifiuti dei beni a base di polietilene) Claudia Salvestrini commenta i recenti dati pubblicati dall’Istituto superiore di Sanità nell’aggiornamento del rapporto sulla situazione epidemiologica nei 55 Comuni definiti dalla Legge 6/2014 come “Terra dei Fuochi”, in relazione allo smaltimento illegale dei rifiuti.

Nella “Terra dei Fuochi” si registrano più morti, ricoveri e tumori rispetto alla media regionale e viene confermato il legame di queste zone con una serie di patologie. I dati riguardano anche i bambini. “Desta amarezza – sottolinea Salvestrini – la lentezza di alcuni percorsi di consapevolezza. E’ accaduto lo stesso con le attività illecite di traffico transfrontaliero dei rifiuti italiani inviati in Cina e in altri Paesi emergenti. Solo dopo le denunce del nostro consorzio e lo scrupoloso lavoro delle forze dell’ordine, il fenomeno si è presentato nelle sue proporzioni. E si è purtroppo scoperto che non esistono solo la striscia di terra campana oggi tristemente ribattezzata ‘Terra dei Fuochi’, o tante altre aree a rischio, in Italia, di cui purtroppo si parla ancora troppo poco, ma anche zone ad alto livello di inquinamento in Paesi che smaltiscono illecitamente i rifiuti provenienti dalla nostra nazione”.

Il Polieco esprime, ancora una volta, sostegno ai cittadini che, da parroci, medici, genitori, hanno intrapreso una dura battaglia per la verità. Con don Maurizio Patriciello e l’oncologo Antonio Marfella, dal convegno organizzato al Parlamento Europeo al Forum internazionale sull’economia dei rifiuti, il Polieco ha voluto analizzare gli ecoreati, anche in relazione alle loro connessioni con la salute.

“Adesso che si comincia a delineare il quadro completo – conclude Salvestrini – la battaglia, cui il Polieco non farà mancare mai il proprio contributo, sarà quella di favorire e attuare ogni forma di prevenzione e contrasto al problema”.

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