Polizia Municipale e turni notturni: sindacati sul piede di guerra

di Nicola Rosselli

Aversa – Turni notturni per gli agenti di polizia municipale, carenza di dispositivi per la loro incolumità, staticità dei locali che ospitano una serie di servizi comunali, indizione di ben tre assemblee generali di tutto il personale dipendente per proclamare lo stato di agitazione.

Sindacati comunali sul piede di guerra ad Aversa. Le diverse sigle dei rappresentanti dei lavoratori pubblici hanno fatto partire verso il commissario straordinario il prefetto Mario Rosario Ruffo e i dirigenti di competenza (il segretario comunale Anna di Ronza anche quale dirigente degli affari generali Claudi e quello responsabile del corpo di polizia municipale Stefano Guarino) su una serie di vicende. Si parte dai problemi dei caschi bianchi aversani, da mesi in agitazione, al cui comandante viene chiesto «se i turni notturni dalle 21 alle 3,30 del mattino successivo (ossia quelli relativi alla movida normanna, ndr) rispettino le normative contrattuali e le vigenti disposizioni di sicurezza. In particolare si chiede se è possibile che un lavoratore svolga due turni ordinari di lavoro nella stessa giornata, se sia possibile comandare agenti di polizia in servizio di ordine pubblico, se sia possibile comandare agenti di polizia municipale senza i dovuti giubbotti ad alta visibilità e tutti gli accorgimenti per la sicurezza».

A fare più scalpore l’interrogativo posto sull’agibilità di una serie di uffici comunali ubicati al di fuori dell’edificio del municipio, ma «tutti luoghi di lavoro dove sono allocati uffici dove prestano servizio dipendenti comunali sia in modo stabile e continuativo sia in modo saltuario o solo specifici servizi limitati nel tempo».

Si tratta, in verità, di uffici di primissimo piano che, se dichiarati inagibili, potrebbero portare all’immobilità in settori chiave dei servizi pubblici. Si va, infatti, dal cimitero all’acquedotto al mercato ortofrutticolo al palazzetto dello sport, allo sportello unico per le imprese, all’ufficio urbanistica, all’archivio di via Nobel e a quello dell’Area Urbanistica in via Roma. La nota contiene anche un vero e proprio ultimatum: qualora non dovesse esserci un riscontro entro 15 giorni i rappresentanti dei lavoratori minacciano di rivolgersi alle autorità competenti in materia come Asl, Inail e Nas.

Con la terza e ultima nota le organizzazioni sindacali comunicano l’indizione di ben tre assemblee generali di tutto il personale dipendente per i giorni 4, 10 e 17 dicembre per discutere, tra gli altri argomenti, del fondo di produttività per il 2015, dell’annoso problema dell’orario di lavoro della polizia municipale, di sicurezza e medicina preventiva oltre che della proclamazione dello stato di agitazione di tutto il personale comunale.

Insomma, l’ennesima patata bollente per il commissario Ruffo che ad Aversa non ha trovato certamente un clima calmo e tranquillo sia per quanto riguarda le relazioni sindacali sia per quanto riguarda i rapporti con i cittadini, non  ultimo, infatti, se non lo scontro, almeno il confronto continuo con i commercianti con temi che vanno dalla riduzione al solo pomeriggio dell’orario per la zona a traffico limitato in via Roma alla richiesta di dissequestro degli esercizi commerciali ubicati al piano terra del complesso dell’Annunziata, sequestrati dopo il crollo di un solaio nella facoltà di ingegneria che causò, il 29 ottobre scorso, la morte dell’operaio 41enne Luciano Palestra.

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