Sì della Camera a decreto missioni internazionali

di Stefania Arpaia

Roma – La Camera ha dato l’ok, giovedì mattina, al decreto che proroga la partecipazione militare italiana alle missioni internazionali per l’ultimo trimestre del 2015, che prevede lo stanziamento di 301 milioni di euro.

Sono stati 319 i voti favorevoli, 103 i contrari e 13 le astensioni. A favore Forza Italia, contrari M5s e Sinistra italiana mentre la Lega si è astenuta. Il decreto prevede l’estensione ai reparti militari impegnati “in situazioni di crisi o di emergenza all’estero”, delle stesse garanzie legali previste per gli operatori dell’intelligence.

Nella modifica presentata dalla commissione Difesa si stabilisce che il presidente del Consiglio può “emanare disposizioni per l’adozione di misure di intelligence di contrasto, in situazioni di crisi o di emergenza all’estero che coinvolgano aspetti di sicurezza nazionale o per la protezione di cittadini italiani all’estero, con la cooperazione di assetti della difesa”.

“E’ un voto di responsabilità e apprezzamento alle nostre forze armate. Non è un voto a favore del governo Renzi che non lo merita ma è un voto a favore dell’immagine dell’Italia nel mondo”, ha detto Elio Vito.

“Il nostro appoggio va soprattutto ai nostri militari, uomini e donne, impegnati a difendere la nostra libertà anche quando vengono talvolta maltrattati dallo Stato. Per senso di responsabilità nei confronti delle nostre Forze Armate, impegnate nella lotta al terrorismo internazionale Fdi-An vota a favore di questo decreto legge”, ha spiegato Edmondo Cirielli. 

“Per un paio di anni – ha proseguito – abbiamo avuto una posizione molto critica nei confronti delle missioni, non in quanto tali, ma perché eravamo indignati dal comportamento dei governi nei confronti dei nostri Marò. Riconosciamo al ministro Gentiloni il merito di aver internazionalizzato la vicenda”.

“Pur rimanendo scettici sulle missioni in Libano e in Afghanistan, la Lega Nord non può votare contro un decreto che finalmente dà poteri ai nostri servizi di uccidere i tagliagole in territorio straniero proprio grazie ad un emendamento suggerito da un leghista, il presidente del Copasir Giacomo Stucchi“, ha detto il Responsabile Esteri della Lega Nord alla Camera, Gianlunca Pini.

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