Legge Stabilità, sciopero generale Usb

di Redazione

A Napoli, come in altre città d’Italia, è andato in scena lo sciopero generale dell’intera giornata proclamato dall’Usb – Unione Sindacale di Base per tutte le categorie del pubblico impiego, i lavoratori e le lavoratrici dei servizi pubblici privatizzati ed esternalizzati e delle partecipate e gli Lsu Ata della Scuola.

Lo sciopero è stato indetto contro la Legge di Stabilità, che prevede 5 euro medi lordi mensili di aumento contrattuale, continua a tenere bloccate le assunzioni, taglia la Sanità ed i servizi, riduce da 8mila a 1000 il numero delle partecipate, favorendo la definitiva privatizzazione di numerosi servizi territoriali.

Partiti i tre cortei delle quattro le manifestazioni organizzate in occasione dello sciopero – a Roma, Milano, Napoli e sit-in a Cagliari – con circa 20mila partecipanti complessivi, che hanno sfidato il clima di paura conseguente ai recenti attentati in Francia.

I cortei sono stati aperti dagli striscioni: “Vostre le guerre, nostri i morti”, seguito da “La legge di stabilità che vogliamo: riconquistare servizi, salario diritti”.

Blindato il corteo a Roma, con via dei Cerchi, luogo del concentramento, chiusa al traffico dalle 5 del mattino. L’afflusso dei manifestanti nella capitale è stato reso difficile anche da un nuovo allarme bomba alla metro A e dal traffico impazzito attorno all’area del percorso della manifestazione. In piazza anche i lavoratori del trasporto privatizzato della Roma Tpl Scarl, oggi in sciopero con adesione al 80%.

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