“Outre la Danse”, Luigi Bilancio fotografa la danza nei luoghi della follia

di Redazione

Teverola – Spingere oltre ogni limite il concetto di sacrificio fino a farlo sfociare in una sorta di abbandono totale, portando una danzatrice, Rosaria Iovine, in un manicomio abbandonato, il “Leonardo Bianchi” di Napoli. E’ la “trama” della mostra “Outre la Danse”, firmata dal fotografo Luigi Bilancio, in scena a Teverola, nell’aula consiliare, nell’ambito dell’iniziativa “Pazza Idea” promossa dall’associazione “Si Teverola Onlus” con la collaborazione delle associazioni “Migr-Azioni”, “Libera”, “Ares” e il patrocinio del Comune di Teverola.

Il progetto “Outre La Danse” nasce dal desiderio personale di Bilancio di raccontare il dietro le quinte della danza, evidenziarne il sacrificio, la passione, il dolore, la solitudine e a volte anche la pazzia, “la pazzia” a cui la danza può portare. Un’espressione artistica diretta verso altri orizzonti, qualcuno probabilmente sconosciuto, qualcun altro ignorato o semplicemente taciuto.

In questo suo viaggio migratorio, l’arte delle immagini della danza si incontra con altre discipline, altre aree di sapere, altre storie e i suoi confini si fanno labili.

“Per anni ho visto applaudire il pubblico a fine spettacolo – commenta il fotografo napoletano – per elogiare solo l’esecuzione dei danzatori, ignaro del sacrificio, della passione e della devozione necessari per arrivare sul palcoscenico. Vorrei che il pubblico e la società si alzassero in piedi non per applaudire la splendida esecuzione, ma onorare i sacrifici che danno vita all’Arte”.

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