Roma, rapine violente a negozianti bengalesi: presa baby gang

di Redazione

Roma – Era diventata il terrore dei bengalesi titolari dei negozi di alimentari nel quartiere di Monteverde, a Roma. I ragazzini entravano, rapinavano la cassa e poi fuggivano. E chi osava ribellarsi, veniva malmenato. La polizia ha inidividuato e sgominato la baby gang responsabile di numerosi colpi: 12 giovani sono stati denunciati, 7 di loro sono minorenni, uno ha meno di 14 anni. Ora sono accusati di rapina, danneggiamento e minacce aggravate dall’uso armi, come coltelli o catene. Per quattro di loro sono già scattate ordinanze di custodia cautelare.

La banda aveva iniziato a operare la scorsa primavera, nella zona di circonvallazione Gianicolense. Di solito le rapine avvenivano la sera tardi. I ragazzi si introducevano nel negozio e, mentre qualcuno distraeva il cassiere, altri rubavano la merce dandosi poi alla fuga. In caso di reazione del titolare arrivava la violenza, con calci, pugni, catene e talvolta anche le bottiglie degli scaffali. E poi minacce, la più temuta di incendio del locale.

Gli appartenenti alla banda erano tutti giovani romani e romane che frequentavano il quartiere. Qualcuno di loro aveva sporadici precedenti penali per rapina. Nessuno frequentava la scuola o lo faceva con scarsa assiduità.

I soldi ricavati dai colpi venivano spesi in bevute e bravate. Una ragazza è stata fermata per spaccio nel parchetto di largo Ravizza, mentre un altro appartenente italiano figlio di egiziani ha picchiato un ragazzino filippino di 15 anni mandandolo in ospedale con la mandibola fratturata.

All’interno del quartiere nella comunità bengalese si era diffuso un clima di terrore. Nessuno degli aggrediti ha mai denunciato le violenze, per paura di ritorsioni. L’input per l’inizio dell’attività investigativa è arrivato da un video, girato da un cittadino e messo sui social network, che ritraeva una rissa davanti a un market bengalese. Un italiano, entrato nel negozio ha iniziato a provocare il titolare scatenando la reazione di altri appartenenti alla comunità. Quell’episodio è sembrato agli agenti di Monteverde “indicativo di un clima nella comunità bengalese”. Da lì sono partite le indagini, e i primi contatti con gli aggrediti che hanno iniziato a fornire qualche ammissione informale.

Il primo episodio denunciato risale al 20 maggio scorso quando un gruppo di ragazzi era entrato all’interno di un alimentari di largo Ravizza tentando di rubare alcune bottiglie di birra. Alla reazione del titolare, uno dei giovani ha provato a colpirlo e infranto una vetrina. La vittima ha poi raccontato che nella settimana precedente lo stesso gruppo gli aveva già più volte agito e in un episodio un parente era stato malmenato riportando lesioni ad un occhio e al torace. Poi, lo scorso 5 agosto, due minorenni sono stati sorpresi in flagranza. In questo episodio il titolare, nel tentativo di opporsi, era stato colpito con calci e pugni e con una bottiglia sul volto. Una volta caduto a terra, uno del gruppo gli aveva rovesciato addosso un secchio di spazzatura.

Da quel momento la polizia è riuscita a risalire al primo gruppo di ragazzi, incrociando le testimonianze. I furti sono continuati, finché poi, analizzando i contatti su Facebook, l’indagine si è allargata a macchia d’olio, e le vittime hanno riconosciuto tutti gli autori.

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