Napoli, 17enne ucciso, la zia di Genny: “Qui non si può più vivere”

di Redazione

Napoli – Dopo l’omicidio del 17enne Gennaro Cesarano, detto “Genny”, nel cuore della Sanità ed a pochi giorni dall’agguato in vicolo Santa Maria la Purità, Giuliana Di Sarno, presidente della terza Municipalità, ha rilasciato un comunicato stampa: “Assurde le dichiarazioni del sindaco sul fatto che Napoli non sia meno sicura di Roma o Milano. A de Magistris dico: apra gli occhi”.

Il chiaro riferimento è alle parole del primo cittadino di Napoli che aveva affermato che il capoluogo partenopeo, in tema di sicurezza, vive problematiche analoghe a Milano e Roma.

“Proprio stanotte, dopo l’una, io e l’assessore municipale Viviana Salzano ci trovavamo nel quartiere, dopo una riunione con padre Antonio Loffredo per discutere delle strategie di sviluppo del territorio. Nella traiettoria dei proiettili che hanno ucciso quel sedicenne – prosegue Di Sarno- potevamo finire anche noi. Il Rione Sanità sta diventando Baghdad. È ora che tutti ne prendano coscienza”. Sempre rivolgendosi a De Magistris il presidente della terza Municipalità incalza: “I giovani della Sanità sono il “petrolio” di questo quartiere? Si rende conto che quegli stessi giovani stanno morendo per una faida di camorra?”.

Anche la zia di Genny interviene: “Era un bravo ragazzo, aiutava i bambini, è una vittima”. E sottolinea: “C’è bisogno dell’aiuto delle istituzioni, qui non si può più vivere, la sera escono in gruppi e sparano all’impazzata”.

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