Libia, rapiti quattro lavoratori italiani: sono dipendenti della Bonatti

di Redazione

Mellitah – Quattro lavoratori italiani della società di costruzioni Bonatti di Parma sono stati rapiti in Libia, nell’area di Mellitah, vicino al compound dell’Eni. A renderlo noto la Farnesina che si è immediatamente attivata per seguire gli sviluppi della vicenda, avviando contatti costanti con i familiari e l’azienda.

Non è la prima volta che la società di costruzioni emiliana viene coinvolta: nel 2011 circa 150 dipendenti della Bonatti rimasero temporaneamente bloccati alla frontiera tra Libia e Tunisia mentre tentavano di raggiungere l’aeroporto tunisino di Melita.

Per il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni, al momento è difficile fare ipotesi sugli autori del rapimento. “Stiamo lavorando con l’intelligence per ottenere maggiori informazioni , si tratta di una zona in cui ci sono dei precedenti e dobbiamo concentrarci per ottenere informazioni sul terreno. Nella notte abbiamo avvisato la famiglia”, ha spiegato Gentiloni, da Bruxelles.

Fin dal giorno della chiusura dell’ambasciata italiana in Libia, avvenuta lo scorso 15 febbraio, la Farnesina aveva segnalato la situazione di estrema difficoltà del Paese nordafricano, invitando tutti i connazionali a tornare in patria.

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