Napoli come Barcellona e Real: adesioni per azionariato popolare

di Redazione

Napoli – Dal sindaco di New York Bill De Blasio al tifoso della curva, tutti uniti per sostenere la crescita del Napoli: è l’obiettivo del Napoli Supporter’s Trust, che oggi ha aperto a chi vuole aderire versando un minimo di 100 euro annui.

“La quota – spiega Simone Forte, presidente del comitato direttivo – permetterà di esprimere la propria opinione e influire nelle scelte societarie in campi che verranno decisi dall’assemblea”. Un modello che si usa già in club come Real Madrid, Bayern e Barcellona.

Il Napoli Supporters Trust è uno strumento che permette ai tifosi del Napoli di riunire un patrimonio in un unico fondo vincolato all’obiettivo di dare a questi una forte influenza sulle scelte e le strategie che riguardano lo sviluppo e il rafforzamento della squadra di calcio del Napoli, nonché il supporto e la realizzazione di progetti sempre legati alla città di Napoli e in progetti di solidarietà sociale e di aiuto alle fasce più deboli e meno fortunate.

Un gruppo di tifosi che persegue diverse finalità attraverso il sostegno e l’adesione al Napoli Supporters Trust tra le quali la partecipazione alle scelte e alle strategie della squadra di calcio, il migliorare la stabilità finanziaria della Ssc Napoli, l’implementare e ammodernare le strutture sportive della Ssc Napoli essere collegamento diretto tra società e tifoso e darsi da fare per permettere alla Società sportiva di assicurarsi le prestazioni dei migliori giocatori del panorama calcistico.

Simone Forte, presidente del comitato direttivo, spiega che “la quota serve per esprimere la propria opinione ed influire sulle scelte societarie negli ambiti che verranno decisi dall’assemblea”. Napoli – Dal sindaco di New York Bill De Blasio al tifoso della curva, tutti uniti per sostenere la crescita del Napoli: è l’obiettivo del Napoli Supporter’s Trust, che oggi ha aperto a chi vuole aderire versando un minimo di 100 euro annui. “La quota – spiega Simone Forte, presidente del comitato direttivo – permetterà di esprimere la propria opinione e influire nelle scelte societarie in campi che verranno decisi dall’assemblea”.

Carmine Carlo, presidente del Mpo Trustees Spa, aggiunge che il modello del Nst “si usa anche in grandi club: per esempio, il Barcellona ha duecentomila soci e ogni anno può contare su venti-trenta milioni di euro per la stagione successiva. Abbiamo avuto contatti con Maurizio Marinella, con i Fratelli La Bufala e anche Bill De Blasio, il sindaco di New York, si è detto interessato”. “E’ questo il momento migliore – prosegue Carlo – perché in Italia è finita l’epoca dei presidenti che gestivano le squadre solo con le proprie forze”.

L’obiettivo è quello di raggiungere la quota di un milione di euro e chiedere al presidente De Laurentiis di entrare nel cda con una quota tra lo 0.5 e l’1%.

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