“Malaterra”: Gigi D’Alessio contro la Terra dei Fuochi

di Emma Zampella

“La Terra dei fuochi non è solo la Campania ma ci sono Terre dei fuochi in tutta Italia”. È questo una stralcio della dichiarazione di Sergio Rubino rilasciata durante la presentazione di “Malaterra” in corso alla 61esima edizione del Taormina Film Fest. Un progetto ambizioso quello che l’autore, insieme a Ambrogio Crespi, ha realizzato grazie anche al contributo di Gigi D’Alessio.

“È un’idea nata insieme a Rubino e Crespi durante il concerto di Capodanno a Napoli, quando parlai della Terra dei fuochi. Un tema del quale non si parla più, o non se ne parla abbastanza e che invece va tenuto vivo, alto – dice D’Alessio – abbiamo deciso di fare un viaggio filmato in quella parte di Campania per mostrare a tutti che non esiste solo la camorra, il crimine organizzato, ma che c’è anche una larghissima parte di popolazione che vuole combattere quell’orrore, nonostante il dolore di tanta gente, della madri che hanno visto i loro bambini passare dall’allattamento alla chemioterapia”.

“Noi, in Campania – continua ancora in cantante di origini partenopee – non abbiamo le industrie, possiamo puntare solo sull’agroalimentare che è una nostra grande risorsa, un mercato che in quell’area è stato massacrato, polverizzato, e che va recuperato con ogni forza”.
Il  docufilm è un prodotto non destinato alla distribuzione nelle sale, quanto piuttosto un prodotto cinematografico che secondo gli autori dovrebbe circolare nelle scuole, come strumento di educazione per le prossime generazioni. “Il nostro obiettivo è un altro – spiega uno Rubino – vorremmo farlo circolare nei festival ma soprattutto ci piacerebbe che venisse mostrato nelle scuole, affinché i ragazzi, i giovani possano conoscere di che cosa si parla quando si parla di Terra dei fuochi, di camorra, di difesa del territorio. Non bisogna abbassare la guardia, è necessario vigilare affinché la parte ‘malata’ del nostro paese, perché la Terra dei fuochi non è solo la Campania ma ci sono Terre dei fuochi in tutta Italia, venga totalmente isolata, e occorre proteggere la parte sana agli occhi del mondo, perché qel danno ricade sull’economia di tutto il paese”.

Un progetto a cui Gigi D’Alessio ha voluto imprimere il proprio segno: “Malaterra”, infatti, è anche il titolo della colonna sonora registrata da D’Alessio presso gli Abbey Road Studios di Londra con la London Symphony Orchestra. Un’iniziativa che ha permesso anche la realizzazione di un  progetto benefico: “Mi esibirò – ha detto ancora l’artista – a settembre davanti alla Reggia di Caserta, grazie alla sponsorizzazione di due etichette d’acqua, perché solo l’acqua può spegnere i fuochi. E tutto il ricavato andrà in beneficenza per quelle aree e per alcune strutture sanitarie”.

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