Grillo: “A Roma topi e clandestini”. Grasso: “Sono persone, non bestie”

di Stefania Arpaia

Roma – Clandestini come topi e spazzatura. E’ questo il paragone che ha sollevato non poche polemiche, nelle ultime ore, provocando sdegno e rabbia nei confronti dei politici italiani. A scriverlo il leader 5 Stelle, Beppe Grillo, che sul proprio blog ha denunciato la delicata situazione migratoria che sta interessando il nostro Paese.

“Elezioni per Roma il prima possibile! Prima che la città venga sommersa dai topi, dalla spazzatura e dai clandestini. Marino Dimettiti”, aveva scritto il comico genovese per poi modificare il post, probabilmente dopo aver capito l’errore, in: ““#MarinoDimettititi prima che Roma venga sommersa dai topi, dalla spazzatura e dai campi dei clandestini gestiti dalla mafia”.

Immediate le critiche e gli attacchi contro Grillo anche da parte della senatrice del Movimento, Carla Ruocco, che ai microfoni di Radio Città Futura, ha detto: “Si, ammetto, quello di Grillo è stato un errore”.

“È stata un’uscita infelice – ha aggiunto – tanto è vero che è stata ritirata, ma chiunque utilizzi un errore per nascondere il malaffare e la criminalità che strumentalizza la tratta degli esseri umani, si fa complice di questo sistema”.

“Faccia un passo indietro, la sua Giunta si è rivelata inquinata”, ha detto poi riferendosi al primo cittadino di Roma Ignazio Marino, chiedendone nuovamente le dimissioni.

Opposto a quello del pentastellato il pensiero di Pietro Grasso, presidente del Senato, che in merito alla questione immigrati ha detto: “Io sto col Papa: niente muri ma ponti. Sono per la solidarietà nei confronti degli immigrati che sono persone, non certo bestie”.

“Penso che siamo stati abituati a festeggiare la caduta dei muri, oggi pensare che se ne possano costruire dei nuovi è veramente disarmante – ha proseguito commentando il “muro anti immigrati” che l’Ungheria vuole costruire al confine con la Serbia – L’Ue nata a Ventotene rischia la sua fine a Ventimiglia”.

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