Mafia Capitale, sequestrati beni per 16 milioni a Salvatore Buzzi

di Redazione

Roma – I finanzieri del comando provinciale di Roma hanno eseguito il sequestro di ulteriori beni riconducibili al noto Salvatore Buzzi, imprenditore coinvolto nello scandalo “Mafia Capitale”.

Il nuovo provvedimento di sequestro, emesso dal Tribunale di Roma, riguarda le quote societarie, il capitale sociale e l’intero patrimonio aziendale, comprese le disponibilità finanziarie, della Sarim Immobiliare srl, con sede a Roma, in viale Palmiro Togliatti, operante nel settore della “locazione immobiliare di beni propri”.

La società, legalmente rappresentata e partecipata (quota del 6%) da Emanuela Bugitti – anch’essa già colpita da ordinanza di custodia cautelare in data 2 dicembre 2014 e 4 giugno 2015 – nonché dallo stesso Buzzi (quota del 6%) e da Carlo Maria Guarany (quota 1%) – risulta controllata dalle note cooperative “29 Giugno Coop. Sociale Onlus”, per il 48%, e “Formula Sociale a r.l. Onlus”, per il 4%, entrambe già cadute in sequestro il dicembre scorso.

Il patrimonio detenuto dalla Sarim Immobiliare si sostanzia in disponibilità finanziarie, partecipazioni societarie e, soprattutto, in una unità immobilitare di ben 2.750 metri quadrati, ubicata a Roma, in via Santa Maria di Loreto 35, utilizzata dalle cooperative di Buzzi quale casa di accoglienza, dedicata a categorie protette (donne, minori, rifugiati e richiedenti asilo).

Il valore dei beni oggi cautelati ammonta a circa 16 milioni di euro, portando il sequestro totale dei beni cautelati nell’ambito dell’operazione “Mondo di mezzo” ad oltre 360 milioni di euro.

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