Sagliocco, le voci sul presunto “golpe” e il rischio di perdere i fondi europei

di Antonio Arduino

Aversa – Quando la nave affonda i topi scappano. E’ quanto sembra stia per avvenire nell’amministrazione comunale a fronte delle voci di un “conto alla rovescia” che sarebbe stato avviato dai consiglieri per sfiduciare il sindaco Giuseppe Sagliocco.

Sembra, infatti, stata avviata la conta per raggiungere il numero di firme necessarie a conseguire lo scopo che potrebbe essere centrato se il consigliere di centrosinistra Savino Cella aderisse all’idea. Nulla da dire se questa operazione fosse stata avviata qualche mese fa, quando erano roventi le polemiche, partite fin dall’insediamento del primo cittadino, sulla attività dell’amministrazione messa sotto la lente d’ingrandimento della Guardia di Finanza per alcune presunte irregolarità segnalate dai consiglieri di opposizione che ancora continuano a denunciare presunte anomalie negli appalti, invocando l’intervento dell’Autorità nazionale anticorruzione.

Ma farla partire nel momento in cui si rincorrono, con sempre maggiore insistenza, voci su problemi di salute del sindaco, diffuse con ricchezza di particolari persino da ausiliari del traffico, sembra essere la classica fuga dalla nave che affonda.

Probabilmente, almeno è quanto personalmente ci auguriamo, la salute al sindaco non dà più pensieri di quanti ne abbia già dato in passato, ma se così non fosse non sarebbe certo necessario mettere fuori gioco Sagliocco con una manovra di sfiducia che arriva a ridosso di elezioni regionali che hanno dimostrato quanto poco coesa sia Forza Italia, il cosiddetto primo partito della coalizione di maggioranza, facendo venire a galla, nel contempo, i malumori accumulati nel profondo dai componenti che, trovando le solite giustificazioni politiche, hanno apertamente appoggiato un centrosinistra che, almeno ad Aversa, non ha saputo essere unitario sostenendo candidati differenti.

Se le voci dei malevoli avessero fondamento, Sagliocco non avrebbe necessità di alcuna spinta: ha dimostrato alla città di saper prendere da solo ogni decisione. Se il malumore di una parte della maggioranza dovesse essere reale è evidente che c’era già e sarebbe stato bene fare chiarezza in tempi non sospetti per fare l’interesse della città, non prendere al volo un’occasione, che ci auguriamo sia solo frutto della fantasia di personaggi che, non avendo argomenti, inventano e diffondono fandonie per sottoscrivere un atto di sfiducia, che consegnerebbe Aversa ad un commissario prefettizio, bloccandone per mesi ogni attività tesa allo sviluppo, anche e soprattutto quelle finanziate dall’Unione Europea alla quale andrebbero restituiti, in caso di mancata realizzazione,  i fondi concessi per opere che nel bene o nel male, a seconda dei punti di vista, comunque possono cambiare il volto della città.

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