Festa della Tammorra 2015: gran finale a Carinaro

di Redazione

Carinaro – La decima edizione della Festa della Tammorra sta arrivando al capolinea. Dopo un lungo viaggio che ha  toccato ben sei località (Santuario di Briano, Parete, il Casale di Teverolaccio, Maddaloni Cellole Aversa), sabato 13 e domenica 14 giugno, l’avventura si concluderà, anche quest’anno, a Carinaro dove tutto è incominciato grazie alla volontà ed all’impegno di un gruppo di appassionati.

E si possono già fare i primi consuntivi di quello che è avvenuto:  sei località fin qui  visitate,  sei feste svolte ognuna in rapporto con antiche feste  tradizionali: la festa di San Michele, la Madonna di Costantinopoli, la Madonna dell’Arco, la festa dell’ambiente, la Madonna di Briano, la Madonna della Rotonda. Ventidue i gruppi  che hanno suonato e cantato. Diecimila persone circa che hanno partecipato, in massima parte giovani, migliaia i ballatori.

Quando si parla di tradizioni popolari  l’immagine che si  ci viene in mente è quella di vecchi contadini  che con voce roca  cantano battendo il tamburo con mani anchilosate dal duro lavoro dei campi  per trovare la liberazione dalle frustrazioni  e dalle angosce di una quotidianità  che offriva sole marginalità ed insicurezze. Ebbene questa immagine è cambiata : i giovani sono stati  i principali attori di queste feste  forse perché vivono e sentono le stesse negatività dei contadini magari in forma diversa.

“Il nostro impegno non è solo ed esclusivamente teso al recupero ed al rilancio di un fatto culturale – dice il presidente di Carinaro Attiva, Bruno Lamberti –  ma siamo fermamente convinti che questa iniziativa possa essere un volano  del rilancio a economico della nostra zona   per quello che riesce a muovere e il radicamento sempre più profondo che trova  nelle nostre realtà. Questo già è avvenuto altrove  con grandi ritorni economici per le regioni”.

La Festa della Tammorra di Carinaro, costituisce il punto terminale di questo itinerario, il momento in cui  tutti si ritrovano e stanno bene insieme. Non uno spettacolo o una esibizione: non esiste differenza tra suonatori, cantatori e pubblico ma sono tutti  gli operatori di un grosso rito liberatorio ricco di energie positive.

A esibirsi nelle due serate di sabato 13 e domenica 14 giugno,  solo per fare dei nomi, il grande Marcello Colasurdo, la Scuola di Tarantella Montemaranese, Tonino O’ Stocco, la Scuola di Giuglianese  dell’ASS. Carinaro attiva, i Via del Popolo, Tammorre di San Giovanni e suonatori per caso,  i Terra di suoni, gli Scacciapensieri, Votavò, la Compagnia del Tamburo, I ViaNova, AriaSud e tanti altri.  Graditi ospiti della serata di domenica Fausta  Vetere e Corrado Sfogli della Nccp ai quali, insieme a Marcello Colasurdo, Tonino Esposito ‘O stocco, la Scuola di Montemarano, sarà consegnata una targa  ricordo della serata,  segno di ringraziamento per  quello che hanno fatto  nel recuperare e tramandare la tradizione popolare  la quale magari non ha il senso sacro e mistico delle origini  ma comunque vive  ancora e si tramanda.

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