Furti d’auto, sgominata la banda dei “cavalli di ritorno”

di Redazione

Pozzuoli (Napoli) – Chiedevano una tangente che variava tra i 700 e i 1400 euro, a seconda del modello, per restituire le vetture rubate ai proprietari. Il cosiddetto “cavallo di ritorno”.

Nove persone sono state arrestate (7 finite in carcere, due ai domiciliari) dai carabinieri della compagnia di Pozzuoli per associazione a delinquere finalizzata ai furti e alla ricettazione o riciclaggio di auto rubate e alla restituzione di vetture con metodo estorsivo.

Una banda che operava tra Pozzuoli, Quarto e nell’area occidentale di Napoli. Le indagini riguardano un arco di tempo che va dal dicembre 2011 al settembre 2012 e hanno documentato il ruolo di ognuno dei componenti del sodalizio criminale che rubava le autovetture tramite la sostituzione delle centraline elettroniche.

Auto che poi venivano smontate e vendute a pezzi messi in commercio sul mercato nero dei ricambi o restituite ai proprietari dietro pagamento.

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