Tagli alle Province, Zinzi: “Caserta la più penalizzata”

di Redazione

Caserta – “Con la Legge di stabilità 2015 ventitré Province su settantasei si vedranno ridotti i bilanci in una percentuale che va dal 20 al 30 per cento della spesa corrente  in meno. La media nazionale è di oltre il 15%, che in valori assoluti significa quasi 9 milioni in meno a Provincia, con picchi che arrivano a quasi meno 35 milioni. E’ evidente che parlare di margini ulteriori di riduzioni per il prossimo biennio è del tutto impossibile. Vuol dire affossare la prima grande riforma istituzionale del Paese, la riforma degli enti di area vasta, proprio ad un anno dal suo varo”.

Lo dichiara il presidente dell’Upi, Alessandro Pastacci, ricordando come “questi tagli arrivano quando l’attuazione della riforma delle Province, approvata esattamente un anno fa, l’8 aprile 2014, non è ancora neanche lontanatamene iniziata. Nel frattempo, con la legge finanziaria i nuovi enti sono stati messi nella condizione di non avere neanche le risorse sufficienti a coprire le funzioni fondamentali che la Legge ha loro assegnato, dalla sicurezza delle strade provinciali alla gestione delle scuole superiori, dalla tutela dell’ambiente ai servizi di supporto e assistenza ai comuni”.

“Per molti enti – sottolinea Pastacci – questa stangata è la porta d’ingresso al dissesto, ma è evidente che se il Governo intende mantenere 2 miliardi di tagli per il 2016 e 3 miliardi di tagli per il 2017, anche quelle che riusciranno a chiudere il bilancio 2015 non saranno più in grado di fare nulla nei prossimi due anni”.

“Al presidente del Consiglio – conclude il presidente dell’Upi – chiederemo la disponibilità ad un incontro, dati alla mano, per verificare insieme i nostri conti e trovare quelle misure indispensabili per portare a termine la riforma senza pregiudicare la qualità del welfare locale e senza privare i cittadini e le imprese di servizi essenziali”.

“Questo Governo non smette mai di meravigliare. I nuovi tagli alla Provincia di Caserta previsti con la legge di stabilità per il 2016-2017 dimostrano ancora di più l’incapacità dell’Esecutivo nazionale di comprendere le reali esigenze dei cittadini. In questo modo, infatti, la Provincia, già mortificata dalla trasformazione in Ente di area vasta, si vedrà privata del già ristretto spazio di manovra per poter agire in risposta alle problematiche portate in evidenza sui territori. La Provincia di Caserta, in particolare, è quella che subisce il taglio più drastico e ciò è indicativo del livello di attenzione che il Governo ha nei confronti di questo territorio”, ha dichiarato il presidente della Provincia di Caserta, Domenico Zinzi.

Di seguito la tabella con le Province che dovranno versare un contributo dai 10 ai 35 milioni di euro (Fonte “Tabella Governo riparto contributo Legge stabilità 2015” – Conferenza Stato Città Autonomie locali 31 marzo 2015 – su cui Upi ha espresso parere negativo)

PROVINCIA CONTRIBUTO LEGGE STABILITA’ 2015 INCIDENZA % SPESA CORRENTE
Caserta 34.617.951 22,41 %
Salerno 24.554.623 20,99 %
Verona 23.553.210 30,24 %
Lecce 23.237.795 26,04 %
Brescia 23.149.908 21,49 %
Monza Brianza 19.385.812 30,24 %
Treviso 18.864.976 29,53 %
Bergamo 18.228.358 16,72 %
Latina 17.662.336 30,24 %
Padova 17.015.690 30,24 %
Vicenza 15.932.957 30,24 %
Avellino 15.575.313 30,24 %
Taranto 14.376.761 30,24 %
Modena 13.719.257 28,15 %
Pavia 13.114.465 23,09 %
Perugia 11.381.089 10,99 %
Mantova 11.063.194 21,38 %
Ravenna 10.014.853 29,59 %
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