Fiore vince il concorso di poesia internazionale “Otto milioni”

di Redazione

Gricignano – Il poeta Antonio Fiore di Gricignano si è classificato primo al concorso di poesia internazionale “Otto milioni – 2014” assegnato dalla direttrice artistica Roberta Panizza.

L’evento è stato ideato dallo scrittore Bruno Mancini con la redazione artistica di Roberta Panizza, sponsorizzato dall’Istituto “Agostino Lauro” e dal Comune di Torrenova (Messina). Le poesie sono incluse nell’Antologia ‘Mare Monti Mare’, pubblicata e distribuita ad aprile 2014; l’Opera è stata realizzata, in memoria, all’emerito Commendatore Agostino Lauro.

Il primo premio viene assegnato alla poesia “La tela del tempo” scritta da Fiore, che vince, oltre all’attestato, una recensione di circa 2000 battute scritta da un Pioniere di Lenois (professoressa Roberta Panizza, direttrice artistica), più un video con la lettura della poesia ad opera di un Pioniere di Lenois, il poeta Antonio Mencarini.

La professoressa Panizza, Trentina, docente di matematica e scienze, con grande preparazione artistica e poetica entra nel profondo dell’opera mettendo a nudo con assoluta semplicità l’emozioni e l’elevata  resa poetica che lo scrittore Antonio Fiore ci ha regalato in questi bellissimi versi “La tela del tempo”.

RECENSIONE  DI  ROBERTA  PANIZZA

La poesia di Antonio Fiore “La tela del tempo” esprime il suo messaggio in modo scorrevole, tramite un linguaggio semplice ma efficace che, utilizzando rapide pennellate, dipinge davanti ai nostri occhi un paesaggio naturale che è anche percorso metafisico dell’intera umanità.

I versi liberi ci parlano infatti dello spettacolo dell’alba che è anche spettacolo del tempo scandito dal riproporsi quotidiano di un paesaggio di struggente bellezza là dove cielo e mare entrano in contatto e il bagliore delle stelle si smorza di fronte all’energica luce che si genera.

Ed è qui che, tramite le parole del poeta, giungiamo ad un livello superiore di significato e di concetti espressi e possiamo lasciarci guidare dall’interpretazione che l’autore dà a questo dipinto impresso sulla tela del tempo: una visione che propone un senso di speranza e riscatto per un’umanità troppo spesso martoriata da problemi e sofferenze.

Un’umanità che non deve sentirsi sola di fronte a tutto questo, ma credere in una entità superiore che non l’abbandona.

La tela del tempo

A margine del cielo
dove si dilunga il mare
si eleva il primo bagliore
-rosso fiamma-;
e mentre
la gelida acqua dormiente
si colora innanzi,
le stelle
affievolite si ritraggono
in un magico attimo
che si svuota delle sue ombre
per dare vigore al giorno che s’alza:
-è solo la cornice di un quadro indelebile
che si configura
ininterrottamente nell’immensità del tempo;
e là,
dove s’addormenta la notte e nasce il giorno,
il creatore dei cieli
ha deposto il suo riverbero sulla terra,
affinché  la luce dell’umanità
germogli l’infinita speranza-.

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