Fi, Barbato e Virgilio: “Galluccio non si atteggi a ‘capo’, è solo un commissario”

di Redazione

AversaLe recenti esternazioni di Paolo Galluccio, indirizzate a noi, anche se confuse e contraddittorie, sembrano, per la verità, rivolte più a sé. Paolo, in effetti, anche se (forse) inconsciamente, vuole convincersi e ricordare a sé stesso che è stato indicato come “commissario” del partito e che “deve” dunque, secondo lui, atteggiarsi a “capo” e indicare una linea, emanare disposizioni e redarguire chi, come noi, rimane fedele ad un certo indirizzo politico a suo tempo concordato, avallato dall’elettorato e che viene lealmente onorato giorno per giorno.

Arriva addirittura a “diffidarci”, il Galluccio, ricordandoci che, se parliamo, lo facciamo a titolo personale. Orbene, innanzitutto, Paolo dimentica, o finge di dimenticare, che ancora non abbiamo ricevuto, nè da parte sua nè di altri, il documento ufficiale della sua nomina e che, ammesso che la sua indicazione sia  avvenuta secondo una corretta procedura,  lo statuto di Forza Italia (che Barbato ben conosce , avendo partecipato a tutti i congressi nazionali tenutisi da oltre vent’anni quale delegato; non ultimo, quello di novembre 2013) prevede che il commissario cittadino non debba dettare la linea politica,  ma semplicemente limitarsi ad  organizzare il partito locale per la celebrazione del congresso per l’elezione del coordinatore cittadino e del direttivo. Solo allora, dunque, quando sarà costituita l’assemblea congressuale ed eleggeremo i nostri organi dirigenti di partito, con questi, e solo con questi, valuteremo le azioni politiche complessive.

Trascura, poi, Galluccio, che, quando “parliamo”, lo facciamo quali assessori di Fi in una giunta di cui siamo, anche per le deleghe affidateci, una componente fondamentale; e lo facciamo, per di più, non sulle indicazioni o suggerimenti di un commissario “incompetente” (a dettare la linea), ma alla luce di discussioni e decisioni politiche con un gruppo consiliare forte di ben cinque componenti. E, a proposito di Gruppo consiliare, Galluccio trascura, o dimentica, che lui, candidatosi in una lista civica, uscito dalla maggioranza, senza dichiarare fino ad oggi la sua appartenenza al gruppo consiliare di Forza Italia, è un fermo e dichiarato oppositore della giunta Sagliocco. Quella Giunta che il gruppo di Forza Italia costituito in consiglio comunale sostiene lealmente e per la cui caduta, insieme allo sparuto gruppo di fuoriusciti che lo ha indicato, lo stesso Galluccio, invece, si batte da tempo.

Sono, queste, egregio “commissario”, le contraddizioni che bisogna ora pur spiegare, chiarire ed eventualmente superare, piuttosto che attardarsi su un piedistallo di cartapesta per reclamare una presunta autorità e autorevolezza per impartire disposizioni.  E’, inoltre, davvero  “singolare” la presa di posizione di un  Galluccio che, mentre  con i suoi verbosi e zoppicanti comunicati dichiara di voler riportare la “pace”, di volere riunire le varie anime di Forza Italia ad Aversa (ma vorremmo sapere, al di là delle prevedibili dichiarazioni di comodo, in lui quale anima alberga) e di non volersi interessare dell’amministrazione comunale, poi, all’improvviso, ci ripensa e “censura” chi, coerentemente con il mandato elettorale, continua e continuerà a  sostenere l’amministrazione Sagliocco.

Insomma, è possibile che, pur impegnato com’è a “proclamarsi”, non avverte la “stranezza” di una situazione che sembra il capitolo sgrammaticato (con una punteggiatura “casuale”)  di un manuale di “cattiva politica” o, se si preferisce, più che il teatrino della politica, il teatro dell’assurdo ?. Se, però, si vuole pensare male, si può solo immaginare (anche alla luce del recente documento di “contestazione” consegnato da 15 deputati di Fi al Presidente Berlusconi in occasione della votazione delle riforme costituzionali)  che determinate scelte sono avvenute per fini personali e non per il bene del partito di Aversa, di cui, evidentemente, si vuole il disfacimento per avere mani libere alle prossime elezioni regionali, magari per qualche paracadutabile ( facile profezia: sarà una donna), oltre che per mettere in crisi un’amministrazione che, con il nostro contributo determinante, sta lavorando sodo e bene. Noi, dunque, continueremo a partecipare alla giunta perché unanimemente supportati dal gruppo consiliare, con il quale dialoghiamo, proponiamo azioni e discutiamo l’eventuale dissenso.  Il tutto, peraltro, amministrando in sintonia con i gruppi consiliari della coalizione che hanno scelto Sagliocco sindaco di Aversa e di sostenere la sua amministrazione. In attesa che tutto ritorni a ragione, continueremo, pertanto, ad esternare senza richiedere alcun “permesso”, interfacciandoci, però, con il gruppo consiliare e con quella parte (assolutamente maggioritaria) del partito che sostiene questa amministrazione; con essi il rapporto e la fattiva e silenziosa interlocuzione sono collaborativi e costanti e stanno dando buoni e visibili frutti per la nostra città.  

Invitiamo, quindi, e innanzitutto, il consigliere Galluccio ad aderire al gruppo consiliare di Forza Italia in Consiglio comunale ed a confrontarsi con esso e con noi due assessori comunali (eletti con oltre 1300 voti di preferenza). Se ciò avverrà, messi da parte quei toni chiassosi, piazzaioli e teatrali cui si ama ricorrere, con una discussione pacata si potranno valutare, insieme al gruppo, le azioni di governo da intraprendere e le iniziative per ricompattare un partito che ad Aversa ha sinora riportato in ogni occasione risultati egregi che lo hanno portato alla ribalta nazionale.

Gli assessori di Forza Italia: Elia Barbato e Nicla Virgilio

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