Cimitero ridotto a discarica, la denuncia di Tessitore

di Redazione

Parete – Il cimitero di Parete è ormai diventato una vera e propria discarica. Da un sopralluogo effettuato infatti, è più che evidente che chi dovrebbe programmare la pulizia e il decoro della struttura è praticamente latitante e non si pone minimamente il problema di mettere in condizioni dignitose un luogo così importante come è appunto il cimitero. In effetti osservando lo stato in cui versano i luoghi si resta sconcertati e sembra che l’assessore preposto, nonché vicesindaco, Raffaele Picone, non esista affatto.

C’è una montagna di materiali edili di risulta che giace ormai vergognosamente da tempo su quello che fino a qualche mese fa era uno dei campi di inumazione, i viali in tanti punti sono pieni di rifiuti, i contenitori per la spazzatura stracolmi, e un bel cumulo di pneumatici fa bella mostra all’ingresso della parte nuova della struttura cimiteriale.

Insomma, un quadro davvero degradante e particolarmente avvilente se si considera che nel 2013 si erano fatti sforzi importanti per migliorare la situazione sia dal punto di vista del personale che delle attrezzature. Su mia proposta infatti fu spostato un Lsu e il cimitero fu dotato di nuovi contenitori per i rifiuti, di una macchina tagliaerba e di una spazzolatrice meccanica, utilizzando come risorse economiche i proventi derivanti dalle tariffe per i servizi cimiteriali. La situazione stava piano piano cambiando.

A tal proposito vorrei chiedere all’Amministrazione che fine fanno i 20mila euro che ogni anno il Comune incassa proprio dalle operazioni di seppellimento, di tumulazione ed esumazione. Solo con la metà di quelle risorse il cimitero potrebbe essere mantenuto decisamente meglio di come si presenta oggi, senza considerare che dalle procedure di gare di appalto effettuate per la pavimentazione dei viali e la costruzione dei loculi nella parte nuova della struttura, ci sono ad oggi circa 60mila euro da poter investire per risolvere alcune problematiche strutturali.

Penso, ad esempio, ai loculi della cosiddetta croce greca, che rischiano di crollare e ai pilastri di sostegno dei porticati, le cui condizioni ormai sono seriamente preoccupanti. 

Raffaele Tessitore, consigliere di minoranza

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