Casapesenna, De Rosa: “Vogliamo la commissione d’accesso”

di Redazione

Casapesenna – “Mi dispiace constatare che ancora una volta il capogruppo dell’opposizione, Antonio Garofalo, arrivi secondo. Se il consigliere fosse stato un po’ più attento all’informazione avrebbe letto le mie dichiarazioni, uscite già ieri sera sulla stampa locale, in cui annunciavo le avvenute dimissioni del consigliere di maggioranza, Sebastiano Cilindro”.

Si esprime senza mezzi termini il sindaco di Casapesenna, Marcello De Rosa, in merito alle dichiarazioni dell’opposizione riguardo all’arresto dell’imprenditore Raffaele Cilindro, padre dell’ormai ex consigliere Sebastiano.

“La gravità dei fatti – sottolinea De Rosa-  che hanno portato all’arresto dell’imprenditore Cilindro gravemente indiziato è inopinabile, ma nello stesso tempo è inconfutabile il dato che ad occupare gli scranni della maggioranza sia un suo congiunto. Mi meraviglia molto – incalza De Rosa – che proprio chi si occupa di giustizia  punti indiscriminatamente  l’indice accusatore, soffermandosi in particolare contro la mia coalizione che ha l’unico torto di aver ricevuto il consenso dei cittadini Di fatto il consigliere Sebastiano Cilindro ha dimostrato forte  senso di responsabilità  – prosegue De Rosa –  infatti, nonostante la concitazione delle ultime  ore, già da ieri sera ha formalizzato  le sue dimissioni per evitare qualsiasi tipo di tensione. Di fronte a problemi familiari il consigliere non avrebbe la serenità necessaria per dedicarsi ai lavori consiliari”.

“Ritengo – prosegue – che le dimissioni del consigliere Cilindro denotino un forte senso di coerenza che ben si sposa con le nostre scelte amministrative. Per tutto il resto dobbiamo affidarci   alla magistratura che ha il compito importantissimo – incalza il sindaco – di giudicare, condannare o assolvere, gli imputati”.

“Siamo decisi a fare chiarezza in nome della trasparenza e della legalità che in otto mesi di amministrazione hanno connotato la nostra azione amministrativa, per cui ci dichiariamo pronti a mettere in essere tutte le possibili azioni che possano fugare anche il minimo dubbio. Anche la più piccola ombra che possa offuscare otto mesi di amministrazione all’insegna della legalità e della trasparenza, deve essere dissolta”.

“Per questo motivo – conclude il sindaco – ho inviato una lettera alla Prefettura per chiedere una commissione di accesso che possa verificare atti e determine finora prodotti. Credo che sia un atto dovuto, un gesto non solo formale ma consequenziale rispetto al mio vissuto di sindaco e di cittadino. E non permetto a nessuno di gettare del fango sul mio operato”.

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