Lasciano morire neonato per incassare risarcimento assicurativo: 7 arresti a Cosenza

di Stefania Arpaia

Cosenza – Omicidio volontario, falso ideologico e materiale in atto pubblico, corruzione, peculato, frode e truffa ai danni dello stato, sono i reati contestati a vario titolo alle persone coinvolte nell’operazione “Medical market”.

Sette le persone arrestate, 144 gli indagati, che avrebbero realizzato una truffa pari a due milioni di euro a danno di compagnie assicurative.

E’ accaduto in provincia di Cosenza, dove la Procura di Castrovillari avrebbe contestato agli indagati anche la morte di un neonato.

In base a quanto ricostruito dagli agenti, il piccolo sarebbe stato lasciato morire volontariamente dopo il parto perchè privo di assistenza, ma il suo decesso sarebbe risultato come conseguenza di un incidente stradale, permettendo alla madre di incassare il denaro risarcito dall’assicurazione.

La donna, R.S., 37 anni, di Corigliano, alla ventiquattresima settimana di gestazione sarebbe stata stata indotta al parto prematuro. Coinvolti anche un medico dell’Azienda ospedaliera di Corigliano Calabro, un tecnico radiologo, e un medico ortopedico, mentre un avvocato sarebbe stato sospeso dall’ordine forense. 

Gli arresti sono stati eseguiti da polizia e Guardia di finanza, che avrebbero constatato che la base operativa dell’organizzazione era proprio l’ospedale di Corigliano.

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