Rifiuti, la “guerra” tra Comune e Senesi

di Livia Fattore

Aversa – Ad Aversa la differenziata non decolla perché l’amministrazione comunale non si attrezza. Il giorno dopo la polemica sulla raccolta “indifferenziata” da parte della Senesi dei rifiuti presso l’ospedale San Giuseppe Moscati di Aversa, la società di Porto Sant’Elpidio, che gestisce l’igiene urbana in città, rilancia, dando vita all’ennesima puntata della guerra in atto con l’amministrazione comunale.

All’accusa del direttore sanitario del nosocomio aversano di veder raccolti i rifiuti con la ruspa in maniera indifferenziata, vanificando gli sforzi degli addetti, e a quella dell’amministrazione di non riuscire a far decollare la raccolta differenziata, Rodolfo Briganti, amministratore della Senesi risponde evidenziando che il comune di Aversa aveva ricevuto dalla Provincia di Caserta un appannaggio di oltre 700mila euro per la fornitura di cassonetti speciali per la differenziata. Fondi che sino ad oggi non sono mai stati utilizzati per l’acquisto e la dotazione degli appositi contenitori che permetterebbero di raggiungere risultati più lusinghieri.

In maniera specifica, relativamente al Moscati, l’ad della Senesi evidenzia  che “l’Asl di competenza non ha ancora ultimato la piazzola nella quale depositare i rifiuti ospedalieri che si ricorda appartenere alla fascia di rifiuti speciali; che la ditta Senesi Spa ha provveduto ad installare cassonetti di raccolta ordinari per consentire una differenziata ottimale; che la ditta che attualmente si occupa della pulizia del presidio Moscati non differenzia, nella fase di deposito (come si evince anche da alcune foto), alcun rifiuto di genere causando un accumulo indifferenziato e scellerato di molti rifiuti speciali; che a sua volta la Senesi spa onde evitare il sorgere di infezioni e patologie legate ad un accumulo cosi consistente è obbligata a raccogliere con mezzi meccanici a pala tutti i rifiuti”.

Immediata la risposta del primo cittadino che ha intrapreso una vera e propria guerra contro la Senesi, rea, a suo avviso, non solo di non effettuare la differenziata al meglio, ma anche di tantissime altre mancanze contrattuali.

“Iniziamo col dire –afferma Sagliocco – che quei finanziamenti li abbiamo avuti dalla Regione Campania. Proprio in questi giorni con la Senesi stiamo studiando il nuovo calendario (prossimo appuntamento giovedì) e solo successivamente si potrà capire quali modelli di cassonetti potremo acquistare. In questo senso stiamo contattando anche amministratori di grandi condomini per cercare di migliorare la raccolta differenziata. Al momento la Senesi ha chiesto più soldi perché ci sarebbero maggiori oneri, ma abbiamo dimostrato che così non è conti alla mano”.

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