Marcianise. Nella mattinata di venerdì gli agenti della squadra mobile di Caserta, diretta dal vicequestore Alessandro Tocco, hanno tratto in arresto Salvatore Silvestre, 35 anni, di Marcianise, in esecuzione del relativo ordine di carcerazione emesso dalla Procura generale della Corte dAppello di Napoli …
… per lespiazione della pena residua di sei anni e nove mesi di reclusione, per concorso in estorsione aggravata.
La vicenda processuale che vede protagonista Silvestre risale allottobre del 2009, quando, unitamente a Domenico Piccolo e Pietro De Lise, impose a nome del clan Piccolo, alias Quaqquarone , il pagamento di una tangente allimprenditore agricolo Carmine Gravina, di Portico di Caserta, sotto la minaccia di cagionare un incendio del suo raccolto di tabacco, evento di cui il citato imprenditore era già rimasto vittima lanno precedente.
Silvestre veniva fermato dagli agenti della squadra Mobile in una caffetteria di Marcianise e dopo gli adempimenti di rito è stato associato alla casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere.
Nel primo pomeriggio, sempre la squadra mobile ha arrestato un altro affiliato al clan Piccolo, Michele Maietta, 31 anni, di Marcianise, che deve espiare una pena residua di 3 anni, 11 mesi e 28giorni di reclusione, per concorso in estorsione continuata e aggravata ai sensi della normativa antimafia, commessi a San Marco Evangelista e Marcianise fino allottobre del 2009. Maietta, in relazione ad alcuni episodi estorsivi, posti in essere a danno di cantieri edili, fu posto in stato di fermo il 4 novembre 2009, in esecuzione del relativo decreto emesso dalla Procura – Dda di Napoli, unitamente a Mario Russo e Andrea Letizia, cognato di Achille Piccolo, ritenuto elemento di vertice del clan Piccolo/Letizia.
Le indagini della mobile, allepoca dei fatti, avevano riscontrato uno spregiudicato attivismo di esponenti del clan dei Quaqquaroni impegnati in una capillare e quotidiana attività estorsiva nei confronti di imprenditori e commercianti operanti a Marcianise, San Marco Evangelista, San Nicola
Ladozione del provvedimento di fermo emesso dalla Dda di Napoli si rese necessario a seguito dei quotidiani raid estorsivi posti in essere in particolare da Russo e Maietta, i quali manifestarono una spiccata pericolosità non esitando a minacciare esplicitamente di morte gli imprenditori presi di mira. Maietta è stato rintracciato a Venafro, dove da tempo si era trasferito.